Zamparini, c'era una volta il mangia allenatori

Il patron del Palermo, dall’esonero facile, ora difende Iachini a oltranza
Zamparini, c'era una volta il mangia allenatori© Getty Images
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PALERMO - La nuova strategia di Zamparini. Da mangia allenatori a difensore a oltranza di Iachini, da irruento patron dall'esonero facile a prudente attendista di tempi migliori. Il Palermo si è smarrito, ha perso certezze, identità e soprattutto 4 partite di fila. Non era mai accaduto con Zamparini al potere, che un tecnico mantenesse il posto dopo una serie così negativa. Malesani addirittura tre stagioni fa saltò senza avere neppure mai perso (3 pareggi di fila), anche Guidolin e Rossi, i tecnici più vincenti in viale del Fante, andarono a casa dopo tre ko consecutivi, e lo stesso Cosmi che sostituì Rossi fece la stessa fine dopo 3 sconfitte in 4 giornate. Iachini invece resiste, forte di quanto ha saputo costruire, quasi dal nulla, nelle stagioni precedenti. Merita pienamente la fiducia, sia chiaro, solo un mese fa il Palermo riceveva complimenti per le tre vittorie di fila fra Coppa e campionato; ma chi era abituato a uno Zamparini fumantino forse si sarà un po' sorpreso.

IL VALORIZZATORE - Non c'è soltanto un cambiamento di carattere nella scelta attuale di Zamparini, ma una somma di valutazioni che stavolta hanno indotto il presidente a riflettere maggiormente. Il primo dato resta la stima verso il tecnico. Iachini in questi anni ha rimesso in piedi una squadra che sembrava avviata verso il declino, dimostrandosi al tempo stesso aziendalista al mille per mille. Ha preso i giocatori che gli venivano forniti e nella maggior parte dei casi li ha rivitalizzati o resi funzionali al progetto. Oltre all'esplosione di Dybala e al rilancio di Vazquez, come dimenticare i progressi dei giovani o le trasformazioni di Morganella e Rigoni, unico acquisto espressamente chiesto dal tecnico? Spesso la riconoscenza non basta, ma Zamparini sa di contare su un allenatore adatto al suo piano societario, ovvero acquistare sconosciuti o quasi e valorizzarli per rivenderli.

PATTO E AUTOCRITICA - Al di là delle frasi di facciata, il presidente è consapevole di avere toppato il mercato estivo e di avere consegnato all'allenatore una squadra raffazzonata, comunque certamente migliorabile. Un nuovo allenatore ci metterebbe del tempo a raccapezzarsi e difficilmente da solo alzerebbe il valore assoluto del gruppo. Fra Iachini e Zamparini è intercorso un patto: andiamo avanti così fino a gennaio conquistando quanti più punti possibile per non rischiare, poi sul mercato stavolta si interverrà sul serio, certamente in attacco, probabilmente in altri ruoli, per esempio sulle fasce.

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