ROMA - È durato solo ventidue giorni il Foschi-bis al Palermo. Ventidue giorni senza neppure un ingaggio, ma con alcuni scontri tra il ds e il presidente Zamparini, che ha bloccato affari già definiti. Uno su tutti, quello di Cigarini, poi accasatosi alla Sampdoria. Le dimissioni di Rino Foschi non sono ancora ufficiali, ma lo saranno a breve.
FOSCHI SI DIMETTE - Una scelta legata a «motivi di salute», ha dichiarato Foschi. «Non sto bene e non potrei dare il massimo per il Palermo. Mi dispiace molto. Non c'è ancora nulla di ufficiale, in verità stiamo valutando, però non me la sento di andare avanti». Parole comunicate anche a Zamparini, secondo il quale però i motivi sarebbero ben altri. Forse proprio quei contrasti che hanno negato l'ingaggio di «trentenni che costano tre milioni di euro e guadagnano due milioni all’anno. Tutti sono bravi a prenderli», aveva tuonato il presidente.
DI MARZIO TORNA IN GIOCO - Il successore di Foschi pro tempore sembra essere già in casa rosanero. Zamparini sembra intenzionato ad affidare a Gianni Di Marzio, già consulente personale del presidente, la seconda parte del mercato estivo. Non dovrebbe però assumere la carica di direttore sportivo. Ruolo per il quale Zamparini intende contattare Daniele Faggiano del Trapani. Più difficile arrivare a Nicola Salerno del Watford.
MERCATO IN STAND-BY - L'addio di Foschi bloccherebbe ancora il mercato in ingresso dei rosanero. Nelle ultime ore sono circolati i nomi di Chichizola, portiere dello Spezia, e di Ciano, attaccante del Cesena, che si sarebbero detti pronti al trasferimento a Palermo proprio grazie alla mediazione del ds. Le sue dimissioni potrebbero fermare anche questi ingaggi. Non dovrebbe andare via, intanto, Quaison, che dopo le Olimpiadi, potrebbe rinnovare il suo contratto. Un'operazione che chiuderebbe le porte all'interesse dell'Atalanta.
La Gumina in presito alla Ternana