PALERMO - Paul Baccaglini, il nuovo insolito presidente del Palermo, si è presentato oggi in conferenza stampa: «Nel corso di questi mesi mi hanno fatto sorridere alcuni articoli che ho letto. In poco tempo siamo riusciti a mettere insieme una associazione articolata su numerosi aspetti. Sia sportivi sia riguardante infrastrutture e posti di lavoro. Io ero all'interno di una cordata capeggiata da Cascio: il mio gruppo più che altro era una specie di di financial advisor. Quando con Cascio non andò a buon fine, mi sono interessato grazie a questi progetti che il presidente voleva sviluppare, c’è stato un duro lavoro che oggi sembra una cospirazione».
ARRIVO - «Arrivo a Palermo con positività ed energia. Ho avuto un assaggio del tifo ad agosto con Cascio e anche ieri quando siamo andati a cena. Gente davvero bellissima. Zamparini è uno dei pochi ad aver creduto in un giovane.
IL FONDO - «Il fondo? Nel mondo ci sono tanti casi di omonimia. Fondo è una definizione semplificata. La forza viene dalla sostanza dei risultati, non mi stupisace che si sia cercato un nome importante e non si sia trovato. Siamo una realtà dietro le quinte: nel mondo degli investimenti l'anonimato può essere un valore aggiungo. La concretezza del fondo verrà dai progetti. Giovedì sarà in riunione con il sindaco per iniziare il progetto stadio. Se avremo i permessi potremo cominciare. Cercheremo di affrontare tutto al massimo. Speriamo che la prossima stagione sia in A: abbiamo la salvezza alla portata. Ma anche se fosse B, sapremo come affrontarla».
I COSTI - «Il costo? Sono dettagli confidenziali. Parlare di cifre non fa parte di questo progetto. Per la campagna acquisti vedremo, potrei dire una cifra, ma vogliamo portare a Palermo la mentalità americana sulla gestione, Analizzando i dati possiamo trovare dettagli che, ottimizzati possono far diventare il Palermo una realtà solida.
AI TIFOSI - «Un messaggio? Vincere facile è solo una pubblicità. Ho 33 anni e sono qui per restare, per dare continuità a quello che sto dicendo. Alla squadra dico che dobbiamo essere noi, siamo questi fino a fine campionato, senza cambi di allenatore. Il calendario non è proibitivo, bisogna fare quadrato e creare una mentalità vincente. Questo può contagiare la giunta e le istituzioni che magari accetteranno il progetto. Da soli non si vince: lo devono volere città e tifosi. Il destino è nelle nostre mani, volere è potere. Il progetto Palermo va oltre la prossima stagione in A o in B, se retrocederemo faremo una squadra per risalire subito in caso contrario costruiremo una squadra solida; in ogni caso la B non distrugge la nostra idea".
ZAMPARINI - Ad introdurre Baccaglini è stato il presidente dimissionario, Zamparini: «Ho conosciuto Paul nel 2016, quando sono stato avvicinato da Cascio. Con Paul abbiamo parlato dei miei investimenti e con mia grande soddisfazione si è impegnato a trovare una soluzione: siamo arrivati alla conclusione di finanziare con il suo fondo anche il Palermo e il nuovo stadio. In questi giorni ho riflettuto molto, sono felice di lasciare il Palermo in buone mani. A Paul ho spiegato le mie difficoltà degli ultimi anni. Non posso più fare gli investimenti di un tempo, e ora ho 76 anni, non più 60. E mi dispiace ceh l'operazione sia stata messa in discussione. Ho sempre mantenuto le mie promesse».