Serie A Roma, Pallotta: «Sogno finale Champions con la Juve»

Il presidente della Roma: «Rinnovo Garcia? Il tecnico non ha fretta, e sta bene qui». Poi il retroscena: «La trattativa con Soros? So che saltò all'ultimo momento»
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ROMA - "Soros? La trattativa si è interrotta il giorno prima di firmare l'accordo perché hanno cercato di cambiare le condizioni all'ultimo momento". A distanza di anni dall'interesse mostrato dal magnate George Soros nei confronti del capitale della Roma, è l'attuale presidente giallorosso James Pallotta a svelare i motivi che portarono al a di fatto. "Soros si era interessato alla Roma circa 7 anni fa, lo so perché in quel periodo un mio amico lavorava con lui - le parole del numero uno giallorosso intervistato da Sky Sport24 - La trattativa si è interrotta il giorno prima di firmare l'accordo. Chi era con Soros mi ha detto che stavano per firmare, ma alcuni avvocati che lavoravano alla trattativa hanno cercato di cambiare le condizioni all'ultimo momento, così il gruppo di Soros ha fatto saltare tutto rinunciando all'affare".

STADIO, GARCIA E CHAMPIONS - Pallotta ha poi parlato del nuovo stadio, del rinnovo del contratto del tecnico Rudi Garcia e della Champions League: "Lo stadio è un passo necessario. Spero possa ispirare nuovi stadi in Italia perché è un aspetto fondamentale se si vuole essere competitivi nel mondo. Il rinnovo di Garcia? Ne abbiamo parlato, ma lui non ha fretta. Tutti ne parlano, ma Rudi si trova bene qui, e noi vogliamo che resti. Lui pensa solo ad allenare, a vincere e a portarci in Champions League". E proprio in tema Champions League, il presidente giallorosso ammette: "La finale ideale? Beh, direi che potrebbe essere con la Juventus. Sarebbe importante anche per il calcio italiano".

ARBITRI - Un commento anche sulla questione arbitri: "E' vero, una volta ho preso una multa nella Nba per un arbitro. Però penso sia un lavoro molto difficile. Il calcio è un gioco veloce, dinamico e l'arbitro deve seguire tutte le fasi della partita. Poi, a volte, in campo ci sono degli attori incredibili. Dovrebbero inventare un Oscar solo per loro. L'arbitro ha un ruolo molto complicato. La tecnologia? Non sono sicuro che possa veramente aiutare. Dovrebbero provarla durante le amichevoli".

RAZZISMO - Una cosa che proprio non è piaciuta a Pallotta è il razzismo che si manifesta negli stadi italiani: "La cosa peggiore? Il razzismo. Deve essere eliminato. Bisogna individuare i veri colpevoli. Non i settori. Bisogna identificare le persone che non devono più mettere piede allo stadio. Nel nostro nuovo stadio investiremo molto sulla sicurezza. Avremo la tecnologia per identificare i razzisti".

TOTTI - Una battuta poi, sul giorno in cui Francesco Totti appenderà gli scarpini al chiodo: "Ritireremo la maglia? Sicuro. Ma poi sarà qualcosa per cui non basterà un giorno per celebrare. Durerà almeno un mese".

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