Pjanic: «La 10 della Roma? Deciderà Totti»

Il bosniaco risponde ai tifosi: «Voglio vincere titoli. Zidane il mio idolo»
4 min

ROMA - «Vorrei provare a ottenere molti titoli e aiutare il club a vincere il più possibile, ogni stagione. Non è facile, poiché ci sono molte squadre forti in Serie A. Giocare la Champions League ogni anno è fondamentale. La priorità è vincere titoli e mettere trofei in bacheca». Così Miralem Pjanic ha iniziato a rispondere alle domande dei tifosi indonesiani poste sulla pagina Facebook del club. «La numero 10? Sarà Francesco a dover decidere chi indosserà il suo numero 10. Penso sia un numero molto importante per i tifosi, per la società e per tutti a Roma. Penso che la cosa migliore da fare sia far decidere a Francesco chi prenderà quella maglia perché Francesco ha fatto moltissimo per questa società e per tutta Roma. Non è facile avere quel numero. Comporta molte responsabilità. I tifosi saranno contenti se a scegliere sarà Francesco. È un numero molto importante. Io indosso la 15 perché è il primo numero che ho avuto in carriera, quando giocavo nel Metz, quindi ci sono affezionato. Mi piace anche l’8 ma quando sono arrivato non era disponibile».

IL MOMENTO PIÙ BELLO? L'ULTIMO DERBY - «La nostra ultima partita contro la Lazio. È stato incredibile vedere quanto fossero felici i tifosi. Era una gara molto importante per entrambe le squadre ma alla fine ha vinto la migliore. La squadra più forte è finita davanti in classifica. La stagione è stata positiva e quella partita è stata veramente qualcosa di incredibile. E anche il gol di Mapou è stato il più bello della stagione senza dubbio. Il giocatore migliore l'anno scorso? Penso che molti giocatori abbiano disputato una stagione positiva. Credo che Radja abbia giocato molto bene, così come Florenzi e Manolas. Ma non mi piace parlare dei singoli perché il calcio è uno sport di squadra. Se qualcuno gioca bene è perché i compagni l’hanno aiutato a farlo. Se dovessi scegliere tra quei tre, sceglierei Nainggolan».

IDOLI, PUNIZIONI, ROMA - «Zidane era il mio idolo da ragazzo - continua il bosniaco - Era pazzesco quello che riusciva a fare con la palla e come giocava per i compagni. Faceva molte cose semplici ma a volte, le cose più semplici erano anche le più difficili. Era fantastico vederlo giocare e guardare ogni partita in cui lui era in campo. Per quanto mi riguarda, nel tempo passato a guardare calcio, Zidane è uno dei migliori che abbia mai visto. Le mie punizioni? Non c’è un segreto particolare ma ci lavoro molto. So che in alcune partite possono essere fondamentali per la squadra. L’abbiamo visto nella partita con la Lazio. Il secondo gol è nato da un calcio di punizione quando Mapou ha segnato di testa. C’è molto lavoro dietro. Ogni giocatore ha i suoi punti forti, io ho i miei. Lavoro sodo ogni giorno per migliorarmi. Roma? È fantastica, ogni giorno imparo qualcosa di nuovo perché la città è stupenda. Penso che il Colosseo sia una delle cose più belle del mondo. Il tempo è fantastico durante l’anno e si mangia molto bene. Sono felice di essere qua. Ogni giorno vedo sempre qualcosa che non avevo mai visto prima»

RUOLO E OBIETTIVI - «Il mio ruolo preferito è quello di centrocampista centrale perché riesco a giocare molto la palla. Mi piace avare la palla tra i piedi. Credo che la filosofia del nostro allenatore mi avvantaggi perché sono un giocatore a cui piace giocare per gli altri e con gli altri. È quello che mi chiede l’allenatore, nel ruolo di centrocampista centrale. L'obiettivo principale per la prossima stagione? Provare a vincere qualcosa. La scorsa stagione è stata difficile perché la Juventus ha giocato molto bene per tutto l’anno e alla fine ha vinto il campionato e giocato la finale di Champions League. Proveremo ogni anno ad avvicinarci alla Juve. È importante disputare la Champions League ogni stagione e cercare di vincere dei trofei».


© RIPRODUZIONE RISERVATA