Szczesny: «Roma, qui per vincere e restare»

Il portiere polacco si presenta ai tifosi: «Totti una leggenda. Non vedo l'ora di giocare sotto la Sud»
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ROMA - «Non vedevo l’ora di arrivare a Roma. Adesso sono qui: è fantastico avere l’opportunità di incontrare tutte le persone che lavorano per il Club. Ora voglio iniziare a lavorare seriamente. Una volta arrivata l’offerta dei giallorossi, ho parlato con Arsene Wenger: mi ha detto che la Roma sarebbe stata una grandissima opportunità, perché avrei potuto giocare la Champions League, oltre a combattere per il titolo e a provare a dare il mio apporto per migliorare la squadra. Poi mi ha contattato Walter Sabatini e ho preso la mia decisione molto velocemente. Ritengo che per un giovane portiere come me questa sia un’ottima occasione per crescere. Sabatini mi ha detto che gli sarebbe piaciuto avermi alla Roma e che secondo lui il mio arrivo avrebbe migliorato la squadra. L'ho sentito di nuovo dieci minuti prima di questa intervista e mi ha parlato delle sue aspettative nei miei confronti: lavorare al massimo e sentirmi davvero parte di questo grande club. Sul serio, non vedo l’ora di concentrarmi su tutti questi aspetti e sono davvero felice dell’accoglienza calorosa che ho ricevuto qui». Così Wojciech Szczesny si presenta ai tifosi della Roma nella sua prima intervista al sito ufficiale del club giallorosso.

NON VEDO L'ORA DI GIOCARE. TOTTI UNA LEGGENDA - «Non vedo l'ora di giocare davanti alla Curva Sud. I miei amici mi hanno mostrato diversi video sui tifosi della Roma: sembrano davvero appassionati, non sto nella pelle. Nella mia esperienza nella Capitale vorrei vivere al massimo la passione dei nostri sostenitori. Anche io sono una persona molto entusiasta e attendo con trepidazione il momento in cui scenderò in campo sotto la Sud per la prima volta. La Roma è un grande Club e nell'ultima stagione ha concluso il campionato al secondo posto. Ovviamente l’ho anche seguita nella scorsa Champions League. Ha un gruppo fantastico di giocatori, ho visto alcune partite nel precampionato e so, ovviamente, che Francesco Totti è una leggenda: non vedo l’ora di incontrarlo. Dato che ho visto i giallorossi giocare diverse volte, non sarà un’esperienza del tutto nuova per me. Conosco i volti dei giocatori e i loro nomi, quindi ci metterò davvero poco ad ambientarmi. La Roma per me è una grande opportunità: sono in una nuova nazione, giocherò in un campionato diverso e dovrò apprendere una nuova lingua per riuscire a comunicare con i compagni. Comunque, come ho detto a Walter prima, non sono qui solo per fare esperienza e tornare all'Arsenal. Non sono arrivato per tornare in Inghilterra dopo un anno. Sono qui per vincere partite e trofei con l’AS Roma e penso che la squadra sia forte abbastanza per poterci riuscire. C’è un grande potenziale qui».

«HO PRESO LEZIONI DI ITALIANO» - «Ho visto le partite contro il Real Madrid e il Manchester City. Penso che la squadra abbia giocato molto bene. Quando guardo un match di un club in cui sto per andare a giocare provo a concentrarmi sul livello della squadra, cercando di iniziare a conoscere i calciatori che ne fanno parte e penso che i miei nuovi compagni abbiano mostrato buone potenzialità. C’è sempre dell’emozione quando si entra in un nuovo gruppo. Ovviamente devo mettermi sotto e imparare l’italiano, anche perché voglio comunicare con i miei compagni. Nell'ultima settimana ho anche preso delle lezioni a Londra. Sicuramente proverò ad ambientarmi molto presto, mostrando le mie qualità sul campo, che è l'espetto più importante di tutti».

«WENGER STIMA GARCIA» - «Wenger mi ha detto che Garcia è un ottimo allenatore. Anche Mathieu Debuchy, che ha giocato per Garcia al Lille, mi ha parlato bene di lui. Sono emozionato all’idea di incontrarlo e, come ho detto, sto cercando di fare esperienza ogni giorno imparando dalle persone che incontro e quindi farò lo stesso anche dal mio nuovo allenatore. Non vedo l’ora di lavorare con Garcia e con l’allenatore dei portieri, per poter diventare un giocatore più forte e una persona migliore. Se lavoro al massimo delle mie potenzialità, senza escludere l’aiuto dei nostri tecnici, penso che potrò aiutare la squadra a migliorare dall'ultima stagione e a lottare per il titolo. Devi sempre provare a migliorare. Pensiamo a un calciatore come Totti: ha 38 anni e migliora sempre di più. È incredibile. Non conta quanto sei forte, devi sempre provare a trarre qualcosa in più da ogni singolo aspetto del tuo gioco».

SOGNO LO SCUDETTO - «Obiettivi? Sono qui per vincere. Il sogno sarebbe quello di conquistare la Serie A e di fare bene in Champions League. Vedremo: non è mai facile indovinare un mese prima l’inizio del campionato quale sarà l’esito della stagione. Sono certo che questo gruppo, con le potenzialità che ha, sarà in grado di lottare per il titolo e di migliorare quanto fatto la scorsa stagione. La Champions è una competizione che ho disputato per cinque anni con l’Arsenal e posso dire che quelle europee sono sempre delle serate speciali. La Champions ha costituito un dettaglio fondamentale per il mio trasferimento: sapevo che qui che avrei avuto la possibilità di affrontare le migliori squadra di Europa: sono in trepidante attesa per questo e spero che si possa migliorare il cammino dello scorso anno. Credo che la squadra abbia giocato molto bene la sfida contro il Manchester City, ma penso che l’obiettivo di quest’anno sia di superare la fase a gironi, per poi successivamente arrivare ai quarti e, mai dire mai, magari potremmo riuscire anche ad arrivare alla finale e a vincerla…»


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