Lo Dzeko Day carica la Roma. I tifosi: «Con Edin è scudetto»

Lo sbarco a Fiumicino dell'attaccante ha restituito entusiasmo e fiducia ai sostenitori giallorossi
Mattia Rotondi
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ROMA - L'aria è diversa dagli anni scorsi. E l'afa di questa estate ai limiti del sopportabile non c'entra nulla. Che i tifosi della Roma sperassero nello scudetto già la scorsa stagione è cosa nota, oggi però a Fiumicino s'è respirato qualcosa di diverso. Consapevolezza. Non si tratta più di ostentare ottimismo sperando che le promesse si avverino. No, negli occhi della gente c’è la sicurezza di potersela giocare veramente ad armi pari, se non con qualche cartuccia in più. 

«È DAI TEMPI DI BATISTUTA…» - Il merito è suo: Edin Dzeko. L'attaccante che i tifosi sognano da tempo. Chi addirittura «dai tempi di Batistuta», chi un po' meno esigente «da Luca Toni». Ha tutto Edin per convincere l'ambiente giallorosso che lui può rappresentare la svolta: è una punta di fama internazionale, con un bagaglio di esperienze e di gol che parla da solo. È l'ariete con cui la Roma vuole buttare giù quelle mura apparentemente inespugnabili dietro cui si nasconde lo scudetto. 

COPPIA DA SCUDETTO - «Vinceremo il tricolor», cantano i tifosi. Un coro sempre accoppiato con quello dedicato a Edin Dzeko. Perché per i tifosi i suoi gol saranno la chiave per tornare a vincere. Senza dimenticare che nel frattempo il club ha ufficializzato anche Salah, uno che a sentire i discorsi della gente piace e neanche poco. Una doppia medicina in avanti per curare il mal di rete che ha afflitto la Roma l'anno scorso, soprattutto nella seconda parte di campionato. 

DELIRIO PER EDIN - Intanto però oggi tutti i riflettori erano puntati sull'attaccante bosniaco, che ha ricevuto un grosso abbraccio dal migliaio di persone accorse all'aeroporto. Talmente tante che per questioni di sicurezza si è deciso di spostare l'uscita dai canonici terminal ad un varco dedicato solo al bosniaco. La paura di non vederlo o solo di immaginarlo dietro ai vetri oscurati di una macchina è evaporata poco dopo. Appena il tempo per dedicare qualche coro ai cugini, con Yanga-Mbiwa ormai protagonista indiscusso degli sfottò alla Lazio, e poi è arrivato l’attore principale. Sorridente, Edin si è fatto un selfie con i tifosi e poi si è prestato alle foto di rito con la sciarpa giallorossa. Poi via in macchina circondato da due ali di folla in delirio. Se son rose, fioriranno. Intanto però i tifosi hanno ritrovato l'entusiasmo che sei mesi di Roma opaca avevano un po' spento. Ora sta a Dzeko mantenerlo e magari farlo diventare qualcosa di più grande.


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