Roma, che cuore col Barça! Ecco i 3 migliori giallorossi

Il gol di Suarez gela la squadra di Garcia, che dopo la prodezza di Florenzi, si aggrappa alla forza di Manolas e alla sicurezza di Szczesny
Roma, che cuore col Barça! Ecco i 3 migliori giallorossi© AP
Stefano Piccheri
3 min

ROMA - Davanti a un Olimpico in versione chic per accogliere i campioni d'Europa e l'ex Luis Enrique, applauditissimo, Roma e Barcellona pareggiano una partita tesa e combattuta fino all'ultimo secondo. Garcia e Luis Enrique se la giocano sullo scacchiere tattico come sanno, col possesso palla e la tecnica dei fenomeni lo spagnolo, con difesa e ripartenza veloce il francese. Ecco i tre giallorossi che hanno guadagnato il podio dei migliori della Roma. 

1) FLORENZI - Non si sa bene come abbia fatto solo a pensare di tirare in porta dalla linea di fallo laterale, appena passata la metà campo. Ma quando la palla tocca il palo e entra, Roma esplode come fosse la mezzanotte di fine anno. È la rete dell'1 a 1, da leggenda. Roba da non crederci e abbracciare tutti i parenti allo stadio Olimpico, uno per uno, non solo nonna Aurora. E dalla sua parte gioca un certo Neymar. Esce stremato, con i crampi: 55 metri di complimenti, come la distanza da cui ha fatto gol! 

2) MANOLAS - L'impressione è che il greco stia diventando sempre di più un top nel settore a livello europeo. Si fida molto delle sue doti fisiche e fa bene: il suo cambio di velocità è da attaccante e sfida i velocisti del Barça. Ma quando si immola per mandare in corner un rigore in movimento di Neymar merita tutti gli applausi possibili, come avesse realizzato un gol. Ma poi si supera al 94' sfilando di testa dalla porta di De Sanctis un tocco destinato al gol di Jordi Alba. Di tutto e di più. Concentrato

3) SZCZESNY - Quando Suarez gli stampa due tacchettate consecutive sulla mano sinistra (finisce con due dita steccate), a pallone conteso, la sua smorfia di dolore gela tutti, dai compagni ai tifosi. E sorprende soprattutto De Sanctis, che deve vestirsi da zero per entrare a freddo. Szczesny esce al 50', ma da protagonista assoluto, sempre reattivo e presente, da attore protagonista di certi palcoscenici pregiati, dove a tirarti addosso c'è gente come Messi. Sicuro.

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