Roma Memories, Tosatti: 'Venne Viola e la strappò ad un’antica rassegnazione'

Rileggiamo le nostri grandi firme: il Corriere dello Sport-Stadio ripercorre le tappe più importanti della squadra giallorossa attraverso gli articoli delle nostre firme storiche
Roma Memories, Tosatti: 'Venne Viola e la strappò ad un’antica rassegnazione'
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ROMA - Roma fa notte come in quella lontana giornata di luglio quando Zoff alzò la coppa nel cielo di Madrid; quella felicità che fu di tutti ora è soltanto sua ed ha un sapore più intimo: come una grande famiglia che raduni dopo molti anni i suoi figli sparsi e si stordisca di amore e di ricordi. Non c’è solo la gioia dello scudetto finalmente conquistato nei ragazzi che sciamano sul prato di Marassi portando in trionfo Liedholm e vi passeggiano a lungo e lo lasciano a malincuore: per sempre vorrebbero vivere questa gioia e l’assaporano lentamente, passo dopo passo, per ricordarla più a lungo.

Non c’è solo la gioia per una lunga tradizione spezzata in questa città illuminata da migliaia di bandiere; nelle piazze piene di canti, di gente, di urla, di gioia; nelle macchine che la percorrono vessilli al vento e clacson schiacciati; nella folla enorme che abbraccia i suoi eroi al ritorno; nelle grandi mense collettive con cui si celebra il trionfo e un legame di straordinaria intensità; in questa irripetibile festa di popolo; nel pellegrinaggio a Testaccio antico monumento di una epica trasmessa di padre in figlio; nelle barche con vele giallorosse che invadono il mare di Ostia; nella commozione dei più anziani reduci da mille attese e mille delusioni, ma fedeli sempre alla loro bandiera.

Giorgio Tosatti

Roma, 9 maggio 1983


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