Tocca a Dzeko, la Roma fa gli scongiuri

Il centravanti sta recuperando dal problema al ginocchio ma il ct lo vuole schierare
Roberto Maida
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ROMA - A Sarajevo i bambini, ma anche gli adulti, si stanno abituando a passeggiare e a dormire con la maglia della Roma addosso. Naturalmente con il numero 9. Non se la prenderà Pjanic, altro idolo nazionale, ma Edin Dzeko per la Bosnia è qualcosa di più intenso, non foss’altro che per la fascia di capitano o per il ruolo di uomo dei gol. Dzeko è la speranza orgogliosa di un popolo concentrata in 193 centimetri di calciatore. Non può sorprendere perciò che il suo commissario tecnico, Mehmed Bazdarevic, abbia intenzione di farlo giocare contro il Galles, ultimissima possibilità di recupero nel girone di qualificazione all’Europeo. E non deve nemmeno indignare che lo stesso Dzeko stia facendo il massimo per essere in campo. Al di là del generico senso di appartenenza e di lealtà alla patria, sente anche la responsabilità di non deludere la gente.

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