Roma, il caso curva. Lo sciopero non si ferma

I gruppi organizzati della Sud insistono: «Così non va»
Tommaso Maggi e Roberto Maida
3 min

ROMA - La Curva Sud non cambia linea: lo sciopero continua. Anche in occasione di Roma-Empoli, i gruppi organizzati hanno confermato la loro intenzione di restare fuori. E attraverso i propri forum su internet hanno invitato anche gli altri abbonati a seguire il flusso, secondo il motto ormai noto tra i frequentatori del settore. Anzi, dei settori: «Chi entra è complice».

RAPPORTI - Non è quindi bastato l’intervento diretto di James Pallotta per riempire di nuovo la Sud. Non è bastato perché ai tifosi adesso non interessano più di tanto le relazioni con la presidenza e la polemica sui fucking idiots. L’ala forte della tifoseria è infuriata con il prefetto Gabrielli, responsabile della decisione di frammentare in due parti le curve dell’Olimpico. Con la divisione attuale, a cui la Roma non ha potuto opporsi, non sarebbe neppure immaginabile una coreografia per il derby dell’8 novembre, la partita che sta più a cuore ai romanisti e ai laziali. Da qui la linea dura: si sciopera, chi la pensa come noi resti fuori. C’è anche un luogo per un raduno dedicato ai contestatori: via Vincenzo Bona, al Tiburtino, sul campo di calcio del Tiburtina Valley Sporting Club, dove si ascolterà la partita alla radio.

SU INTERNET - Intanto il popolo dei social network si divide sulle parole di James Pallotta. C’è chi apprezza l’idea del colloquio online con i tifosi: «Il nostro presidente c’è e non tace - scrive Paolo -, si può non essere d’accordo nel merito delle singole questioni, ma lui è sempre lì per noi: Chapeau Mr. Pallotta!». C’è invece chi sottolinea la vacuità del discorso del presidente della Roma: «Tante parole - scrive Tiziana - ma zero fatti. Non si può sempre sperare nel futuro e non guardare al presente». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giancarlo che non condivide la strategia comunicativa di Pallotta: «Nascondersi dietro una chat virtuale è una scelta sbagliata per un presidente troppo lontano dalla squadra e dalla nostra realtà. Servono meno chiacchiere. Siamo stufi di aspettare». Sono in molti, però, ad applaudire Pallotta per aver preso posizione sulla questione della divisione della Curva Sud: «Il presidente - scrive Lorenzo - ha risposto a molte domande sulla Curva, è sembrato chiaro e determinato. Ha ribadito che sta cercando una soluzione. Io mi fido. Con lui andremo lontano». Gli fa eco Antonello che scrive: «Sono orgoglioso di avere un presidente coerente e sincero che non ha paura di dire ciò che pensa. Avanti così».

DIBATTITO - Pallotta divide i tifosi, è sempre stato così, ma fa discutere, smuove gli animi. Durante la chat con i tifosi, l’hashtag #Pallotta è diventato la quinta tendenza italiana del dibattito virtuale di Twitter. Un dibattito alimentato non solo dai romanisti ma anche dai tifosi di altre squadre che sembrano apprezzare il modus operandi di Pallotta: «Un presidente coerente e determinato - scrive Omar -, da milanista sono invidioso». «Bianconero sincero - assicura Ray -, mai sentito dire una sciocchezza a Pallotta. Sostengo la sua idea di calcio».


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