Derby Roma: Dzeko, Lulic e quella promessa fatta ad agosto

Il centravanti aveva avvisato il connazionale appena arrivato a Roma: «Voglio batterlo...». E’ giunta l’ora
Guido D'Ubaldo
3 min

ROMA - I calciatori bosniaci a Roma vanno di moda. Edin Dzeko e Miralem Pjanic nella Roma, Sedan Lulic nella Lazio. Amici in Nazionale e rivali nel derby, anche se il centrocampista giallorosso lo vedrà dalla tribuna, a causa di quella stupida espulsione rimediata contro l’Inter a San Siro. La stracittadina divide anche connazionali con un forte senso di appartenenza, anche se sono capitate occasioni anche a Roma per ritrovarsi insieme, per raccontarsi emozioni ed esperienze. Anche se capiterà loro di viaggiare insieme subito dopo il derby, per raggiungere il ritiro della Nazionale bosniaca che il 13 e il 16 giocherà contro l’Irlanda i play-off per la qualificazione all’Europeo.

LA PAURA DI LULIC - La loro sfida capitale è cominciata ai primi di agosto, quando Dzeko è sbarcato a Roma. Nella conferenza stampa di presentazione il nuovo centravanti giallorosso aveva inviato un messaggio al suo connazionale laziale: «Ho sentito anche Lulic. Ha cercato in ogni modo di dissuadermi di venire a Roma. Forse aveva paura… Ora spero di battere lui e i rivali della Lazio». L’appuntamento è arrivato e Dzeko vuole mantenere quella promessa fatta ai tifosi giallorossi.

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DA LEADER - Il centravanti giallorosso si è sbloccato contro il Bayer Leverkusen. Un gol che aspettava dal 30 agosto, la sua prima e unica rete della sua esperienza in Italia fino a mercoledì sera. Un digiuno lungo 66 giorni e spezzato al momento giusto. Proprio nella settimana del derby, con una Roma che in assenza di tanti leader (Totti, De Rossi, Maicon, Pjanic, diciamo anche Keita) si affiderà a Dzeko. Di derby ne ha giocati tanti, tra Repubblica Ceca, Germania e Inghilterra e il suo bilancio è positivo. Non ha paura, è carico, non avverte la tensione della vigilia.

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