ROMA - Pallotta è a Roma e la Roma si gioca tutto. Le grandi decisioni passano proprio per questi 5 giorni, per queste 2 partite: Bate Borisov e Napoli. Troppo ravvicinate le due date per poter immaginare scenari apocalittici sulla panchina romanista in caso di debacle in Champions League, scongiuri annessi. L'appuntamento, in uno Stadio Olimpico quasi vuoto, è uno di quelli da non poter fallire, perché ballano gli ottavi di Champions, a cui la Roma non partecipa da ben 5 anni.
'Se affonda Garcia affondiamo tutti con lui' ha voluto ripetere Walter Sabatini in settimana. Ma non può esser così, perché nel mondo calcio spesso paga il responsabile tecnico, l'allenatore, anche quando magari sono tante le cause che hanno portato alle difficoltà. La Roma guarda al Bate e al Napoli, forte delle proprie certezze tecniche, che troppo spesso si sono sgretolate nelle ultime partite. Pallotta ha scelto Garcia, ma è inevitabile essersi guardati attorno, ed ora, a dicembra, non è per niente facile. Antonio Conte è il nome che piace e con cui si è provato a impostare un discorso futuribile. Un esito della trattativa per nulla facile e scontato e con un Europeo di mezzo, che offre all'interessato una vetrina importante, con tanti top club a guardarlo.