Roma, addio Garcia: summit per il cambio

I dirigenti stanno pensando a un altro allenatore: vantaggio Lippi, poi Spalletti, Mazzarri, Capello e Bielsa
Guido D’Ubaldo
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ROMA - «Quando una squadra attrezzata come la Roma non passa il turno con lo Spezia, con tutto il rispetto c’è qualcosa che non va». Le parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni e grande tifoso giallorosso, pesano come macigni. La Roma non esiste più. Umiliata dallo Spezia, dopo aver preso sei gol a Barcellona e perso in casa contro l’Atalanta.

Ma la striscia negativa dura dall’8 novembre. Dopo aver battuto la Lazio la squadra di Garcia non è più riuscita a vincere, frantumando o rendendo più complicati tutti gli obiettivi stagionali. Fuori dalla Coppa Italia (era un obiettivo dichiarato proprio da Garcia alla vigilia), quinta in classifica e a sette punti dal primo posto, qualificata agli ottavi di Champions League per il rotto della cuffia, grazie alle parate miracolose di Szczesny e di Ter Stegen.

ULTIMATUM - La posizione di Garcia, già traballante, ora si è fatta più complicata. Alla fine della partita Baldissoni, Sabatini e Zanzi si sono fermati a colloquio, poi si sono riuniti nuovamente allo studio Tonucci, fino a tarda sera, ascoltando anche il parere di Pallotta. Ma prima hanno avuto un incontro con Garcia. E’ difficile difendere una gestione che da deludente rischia di diventare fallimentare. Garcia è appeso a un filo, in pratica è già stato sfiduciato, la società sta prendendo la decisione di cambiare, quella decisione sollecitata anche dai tifosi, che ieri per la prima volta hanno invitato il francese ad andarsene. La società sta valutando le varie soluzioni, ogni giorno è buono per arrivare all’esonero di Garcia. Con il Genoa potrebbe essere l’ultima partita dell’allenatore sulla panchina della Roma, ma si potrebbe cambiare anche prima. In ogni caso se l’appuntamento con la vittoria dovesse essere rinviato ancora, la decisione di un cambio tecnico sarebbe sicura. Ieri sera si è discusso a lungo sulle varie soluzioni, anche perchè il prossimo impegno di campionato è dietro l’angolo, oggi è giovedì e si gioca tra tre giorni. Di solito la dirigenza si presenta nel post partita per difendere il lavoro dell’allenatore: una strategia di comunicazione che questa volta non è stata adottata. Un segnale indicativo. Ma se finisse male anche contro il Genoa la società si ritroverebbe costretta ad affrontare la situazione.

SFIDUCIATO - Le scelte di Garcia non convincono. I supporti che sono stati dati al tecnico a inizio stagione non hanno funzionato (nuovo staff di preparatori e nuovi medici) e la Roma si ritrova con gli stessi problemi di un anno fa. Cambiare in corsa non è mai facile e non sempre funziona (l’esempio che fanno sempre a Trigoria è quello di Montella alla Samp), ma ora è evidente che la squadra ha bisogno di una scossa. Non c’è una soluzione pronta per un cambio tecnico in corsa, se ci fosse stata probabilmente il cambio sarebbe già avvenuto. Un dirigente molto vicino a Pallotta aveva contattato Ancelotti già a fine settembre. Ma Carletto ha detto no. E un altro allenatore è stato avvicinato nei giorni scorsi, ma non si è reso disponibile per fare il traghettatore fino a giugno. Perché è questa la soluzione che la Roma cerca. In attesa di Antonio Conte per la prossima stagione. Per questo l’ipotesi più probabile resta quella di Marcello Lippi, che sembra in leggero vantaggio rispetto agli altri, e che ha già detto di voler tornare in panchina e accetterebbe di gestire la Roma fino a giugno per poi restare nei quadri tecnici con un ruolo di dirigente. C’è poi anche una parte della società che spinge per Luciano Spalletti, che ha avuto un contatto con Sabatini. E hanno chance anche Mazzarri e Capello. E’ stato fatto un sondaggio per Bielsa. Da oggi fino a domenica saranno giorni molto tesi. Stasera la Roma si ritroverà a cena in una location alla moda sulla Tiburtina, per gli scambi degli auguri con gli sponsor. Ci sarà Garcia e la squadra al completo, i giocatori doneranno 500 euro a testa per attività benefiche. Per ora non è previsto il ritiro in vista della partita contro il Genoa, ma oggi potrebbe essere presa la decisione di far restare la squadra a Trigoria da domani. Che brutta fine, povera Roma...

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