Roma, il curioso caso di Seydou Doumbia

Oggetto misterioso dei giallorossi, che adesso devono soltanto scegliere a chi venderlo. Mentre Dzeko continua a deludere…
Roma, il curioso caso di Seydou Doumbia
Pasquale Campopiano
5 min

ROMA - Lo vogliono tutti, tranne la Roma. Che non vede l’ora di liberarsene per mettere in cascina qualche milioncino d’euro da investire sul mercato. Magari, perché no, sullo stesso reparto, l’attacco, visto che Perotti ed El Shaarawy stuzzicano la fantasia del binomio Sabatini-Spalletti. Il curioso caso di Seydou Doumbia, insomma, tiene banco. Soprattutto nei giorni in cui l’irriconoscibile Edin Dzeko si è accartocciato su se stesso e sugli appena 5 gol realizzati in 22 partite con la maglia giallorossa.

DALLA RUSSIA CON FURORE – A scorrere le notizie d’archivio col tag calciomercato s’impone una riflessione: se in ordine temporale Crystal Palace, Norwich, Swansea e Olympique Marsiglia hanno messo gli occhi sull’ivoriano, un motivo ci sarà. E se queste squadre sono disposte ad accollarsi anche una spesa pur di averlo, sia essa anche un prestito oneroso, ce ne saranno almeno due. Doumbia ovunque sia stato negli ultimi anni, fatta eccezione per Roma, ha fatto bene. Tra il 2008 e il 2010 con lo Young Boys colleziona 79 presenze e 58 gol, a Mosca fa addirittura meglio: 150 presenze e ben 95 gol col Cska, la squadra dalla quale lo scorso gennaio i giallorossi lo hanno acquistato per 15 milioni. Quindici, non pochi spiccioli.


SUBITO FISCHI - Nel giorno del suo esordio un anno fa  all’Olimpico contro il Parma (per la cronaca finì 0-0) e all’indomani della Coppa d’Africa vinta con la sua Costa d’Avorio, Doumbia nemmeno conosce i nomi dei suoi compagni di squadra, fatta eccezione per i mostri sacri Totti e De Rossi. Garcia getta nella mischia l’ivoriano che nella mente di Sabatini deve far dimenticare con i suoi gol il partito Destro. Goffo, spaesato, ingobbito, Doumbia esordisce male, per non dire malissimo.
Roma è così, non ti perdona, e sono fischi per il povero Seydou, che da quel momento mette piede in campo appena 14 volte realizzando due miseri gol.

DOUMBIA E IL FINTO RISCALDAMENTO DI SAN SIRO

IN RUSSIA CON CLAMORE – Tanto che sulla sponda giallorossa del Tevere Doumbia sarà ricordato soprattutto per quel video sul “finto” riscaldamento di San Siro nella sfida persa dalla Roma contro l’Inter. Poco altro da aggiungere, Seydou fa le valigie e torna nella sua “patria adottiva” al CSKA: per qualche mese perché i russi dicono “Da” soltanto al prestito. E’ pieno agosto e Trigoria va in surriscaldamento per l’arrivo di Edin Dzeko, il bosniaco che fa gol. E infatti Edin ne fa subito due nell’amichevole di presentazione contro il Siviglia, mentre un africano di nome Seydou disfa le valigie al Cremlino.

QUEL CUCCHIAIO ALLA TOTTI

RITORNO SGRADITO – Il destino sa quando metterci lo zampino: Dzeko fa gol a Juve, Leverkusen, Lazio, Bologna e Barcellona, poi si perde. Doumbia appare su tutti gli schermi della capitale nelle notti di Champions e segna gol a raffica con il Cska (6 in 8 presenze europee). Quello che si definirebbe il colmo di un attaccante di proprietà della Roma. Lo scorso 4 gennaio il comunicato del rientro dell’ivoriano a Trigoria per la fine del prestito con i russi viene snobbato da tutti. Il resto è storia: la Roma cambia allenatore, perde punti in classifica dalla vetta ed è alla disperata ricerca del vero Edin Dzeko. Il vero Doumbia, invece, è tornato. Ma nessuno se n'è accorto.

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