Serie A Roma, Dzeko e Pjanic: la pazienza è finita 

Spalletti progetta il futuro e vuole risposte dai due
Serie A Roma, Dzeko e Pjanic: la pazienza è finita © AS Roma via Getty Images
Marco Evangelisti
3 min

ROMA - Si direbbe che non vada mai bene niente. Arrivano gli statistici e ci spiegano che Miralem Pjanic, insieme con Lorenzo Insigne, è il giocatore che ha realizzato più gol da fuori area nei cinque migliori campionati europei. Sono 5 reti, e con 4 vengono Gomez dell’Atalanta, Dybala della Juventus, James Rodriguez del Real Madrid, Aguero del Manchester City. In apparenza c’è da essere tutti soddisfatti, i tifosi della Roma come il calcio italiano in generale. 

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DOPPIA CIFRA - Ovviamente può venire il cattivo pensiero che in Italia si segna molto da lontano perché si attacca meno bene, ma scacciamolo e limitiamoci alla Roma. Dove il cattivo pensiero è un altro e non è venuto solo ai tifosi ma anche ai responsabili della Roma. E sarebbe: Pjanic segna ma fa poco altro o meglio non fa abbastanza. Ora, siamo onesti. Il bosniaco ha realizzato 8 gol in campionato e 2 in Champions League. Aveva raggiunto la doppia cifra solo una volta, nel 2009-10 a Lione, arrivando a 11 ma a fine stagione. Qui manca ancora un bel pezzo. Se ci si lamenta di lui allora bisogna prendersela ben bene anche con Edin Dzeko, suo conterraneo e amico, che per fare gol è pagato e sinora è appena a 4 in campionato e 2 in Champions League. Qui sta il punto. In effetti se la prendono con entrambi.

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Di Dzeko è stato festeggiato con battimani e brindisi il gol segnato otto giorni fa contro il Carpi, intanto perché ha rimesso in piedi una partita che prometteva malissimo e poi perché ha interrotto una penitenza personale che durava da novembre. In questi casi si usa dire: il centravanti si è sbloccato. Auspicando in tal modo che saltato il tappo lo champagne cominci a scorrere come una fontana, i gol ad ammucchiarsi. L’allenatore Luciano Spalletti, abituato a fare calcio con la sostanza dei fatti e non con i luoghi comuni, non ha dato retta ai sogni. Contro il Real Madrid ha evitato di consegnare un uomo alla macchina difensiva avversaria e ha optato per una formazione corta, con Diego Perotti in luogo di Dzeko. 

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