Roma, Spalletti: «De Rossi? Domani torna Strootman»

L'allenatore giallorosso: «Dzeko titolare contro il Palermo? Domani può giocare, come può giocare Totti. C'è una possibilità che giochino entrambi»
Roma, Spalletti: «De Rossi? Domani torna Strootman»© AS Roma via Getty Images
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ROMA - «De Rossi? Mi sento responsabile per Daniele. Devo fare mea culpa. Dipende da me e dalle mie scelte. Peccato, perché salterà molte partite. Roma difesa a 4 o a 3? Cosa cambia? Perdiamo un giocatore importante, abbiamo le possibilità di sostituirlo. Vainqueur ha fatto vedere che su di lui ci si può contare. Da domani torna anche Strootman». Queste le parole in conferenza stampa dell'allenatore della Roma, Luciano Spalletti, alla vigilia del match contro il Palermo, valevole per la 26ª giornata di Serie A. 

RIPARTENZA ROMA - «Come si riparte dopo la sconfitta contro il Real Madrid? Analizzando quello che è successo, tenendo in considerazione la preparazione, i presupposti e considerando ciò che andato bene e ciò che è andato male con la squadra, senza essere banali. Non bisogna tenere nascosto niente, bisogna portare tutto in superfice: su alcune cose abbiamo fatto bene, su altre dobbiamo migliorarci in fretta perchè non  le abbiamo fatte bene».

SOUSA - «Commento sulle parole di Sousa? Lui mi sembra una bella persona, grande allenatore e grande campione. Proprio perchè è stato un campione ha giocato in squadre importanti e ha vissuto periodi importanti, questo è il segno che se dice certe cose vuol dire che le sa. Io certe cose non le so e non le dico, se lui dice certe cose è perchè le sa».

LA SQUADRA - «Squadra avanti o indietro? Mi aspettavo di incidere di più sotto l’aspetto del contributo nervoso all’inizio, ci abbiamo messo qualche giorno per vedere meccanismi che funzionavano. Ci sono stati anche dubbi nelle partite vinte. Sono abbastanza contento del lavoro della squadra, vedo che le situazioni stanno progredendo di giorno in giorno. Vedo tutti predisposti per migliorarsi ulteriormente, questo mi dà fiducia».

PJANIC E TOTTI - «Mire ha qualità immense, ha giocato sotto il suo livello con il Real Madrid ma ha corso tanto, andando a fare quello che speravo non succedesse. Io volevo mantenere più possesso palla del Real, per fare meno fatica, in questo modo avrebbe potuto esprimere le sue doti. Quando il gioco l’ha comandato il Real ci siamo dovuti adeguare e abbiamo dovuto scivolare da destra a sinistra diverse volte. Pjanic è stato costretto a fare un lavoro che gli ha fatto disperdere le sue qualità. La sua prestazione sottotono si più leggere in questa chiave, ma può e deve fare di più. Totti? I giocatori si scaldano a turno, io avevo detto di chiamarlo, lui non ha capito ed è tornato indietro allora sono andato a spiegarglielo io. Tutto normale».

DZEKO - E sull'esclusione di Dzeko«Quando si fa questo lavoro qui, soprattutto quando sei una squadra come la Roma, purtroppo di gente ne rimane fuori, non è che io mi possa aspettare che ci rimangano benissimo, però devono essere dentro ad un comportamento professionale. Il fatto che loro ci rimangano male è un segnale per gli altri, mi fa piacere, se uno poi deve dare il suo contributo si fanno trovare pronti se hanno voglia di dimostrare. Questo discorso vale per lui e per tutti gli altri, ce n’erano molti in panchina. Può giocare Dzeko domani, come possono giocare altri, non è detto che uno escluda l’altro, è uno di quelli che può giocare».

CASTAN E IAGO FALQUE - «Iago è un giocatore che fino ad ora è rimasto a fare dei lavori in più di quelli della squadra, sentiva il bisogno di incrementare la sua condizione fisica, mi ha fatto piacere. E’ un buon calciatore, sa fare più cose e più ruoli, diventa forte se messo in condizione di fare il suo ruolo. E’ un buon calciatore perché si adatta a fare tutto, lo tengo in considerazione. Castan? Leo si sta impegnando in una maniera straordinaria, abbiamo fatto dei discorsi sulla possibilità di fare esperienza, ma viste delle considerazioni nostre e soprattutto sue su quello che gli avrebbe fatto bene per completare il suo recupero è rimasto qui, lo guardo come un altro calciatore, valuto in base a quello che vedo, senza mettere occhio a quello che è successo in precedenza. Io cerco di metterla in pratica con tutti l’evidenza dei fatti, cerco di tenere in considerazione tutto e tutti per il bene della Roma, sono qui per fare questo, non faccio differenze da questo punto di vista, perché la Roma è la cosa più importante che abbiamo davanti, non solo noi, ma anche i 60mila dell’altra sera, che dobbiamo tenere in considerazione, è un patrimonio che ci deve dare responsabilità e sostegno, dobbiamo essere devoti ad avere un patrimonio così importante dietro»

SALAH - «Salah? Gli ho detto di continuare, anche in quei 5 metri in più. Lui ha uno scatto bruciante e quando arriva in fondo qualcosa in lucidità perde. Lui riesce anche a fare due scatti impressionanti, non uno solo, non ha bisogno di recuperare. Non ha attraversato un bellissimo periodo dal punto di vista fisico e di scatti ultimamente ne riusciva a fare soltanto uno, ma era dovuto alla sua condizione fisica. Lui ha personalità davanti la porta, ha un gran piede ed è convinto di quello che può fare. Dispiace che in alcune occasioni non abbia segnato ma ci sono le condizioni per far si che questo avvenga nelle prossime partite. Ce lo teniamo stretto e domani può aiutarci a vincere un match delicato». 

TOTTI E IL CRONISTA SPAGNOLOTotti ha detto a un cronista spagnolo "che ci fai con me?". «Come risponderei a questa domanda? Io credo e considero così forte Totti un calciatore che lo valuto alla pari degli altri, è importante che lui si senta considerato alla pari degli altri, perché poi il nostro obiettivo sono sempre i risultati e per i risultati devo mettere in campo un equilibrio per creare un contesto di squadra, cose giuste per quanto riguarda il mio ruolo. Sono convinto che lui possa dare un immenso aiuto sotto l’aspetto della qualità alla sua squadra, alla nostra squadra, lo deve fare da dentro il gruppo, non deve essere troppo distante, perché sennò poi gli altri si rischia che non ce la facciano a seguirlo, perché lui non può stare laggiù da solo, ha bisogno del gruppo. La mia considerazione va dentro tutte queste cose elencate. Questa settimana Totti si è allenato bene, è un periodo che si allena con continuità, eccetto qualche allenamento e qualche acciacco, è venuto il giorno dopo la partita col Real, ha fatto tutto quello che hanno fatto gli altri, secondo me può essere pronto per giocare, perché è dentro il gruppo se la considerazione è questa. A volte, prima di tutto non faccio il trombettiere, ma l’allenatore, contribuisco a farlo essere fuori dal gruppo, anche io, nella gestione precedente ad esempio. Ciò non ha fatto bene a lui e alla squadra, lui riesce a dare qualità se recuperano palla e te la mette coi giri contati sulla corsa, i ragionamenti sono questi e devono coincidere con le esigenze della squadra. Ultimamente ha fatto bene sotto l’aspetto dell’impegno, c’è la possibilità che sia titolare domani. Questo non esclude Dzeko. Domani potrebbero giocare tutti e due».

 


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