ROMA - C'è un solo modo perché la Roma non perda Totti, commettendo un imperdonabile errore che pagherebbe per anni e anni: Pallotta scenda in campo e proponga al Capitano di ricoprire un ruolo chiaro, preciso e importante al vertice della società, quando avrà lasciato l'attività agonistica. Considerato che il proprietario della società ne è anche il presidente, ma vive molto più a Boston che a Roma, egli proponga a Totti, quando si sarà ritirato, di diventare il presidente esecutivo. Nessun ruolo da soprammobile, ma solo e soltanto il ruolo operativo in cima alla piramide del club, in prima fila nel club.
È questo ciò che Totti merita, è questo il modo migliore per uscire dalla crisi nei rapporti fra il leader della Roma, la Roma e il suo allenatore, precipitata stasera con le dichiarazioni rilasciate dal Numero 10 al Tg1. La frattura con Spalletti è insanabile, ma il problema non sono i minuti o le presenze che Totti raggranellerà sino alla fine della stagione. Il problema è che cosa intenda fare la Roma con Totti dopo la fine della stagione: per risolverlo, per non perderlo, Pallotta sa che cosa può fare. Totti è la Roma.
TOTTI SI SFOGA: «SPALLETTI? ERA MEGLIO SE MI PARLAVA IN FACCIA»