Youth League Roma, Scamacca: «Vi racconto la mia Olanda»

Ex Roma e stella dell’Under 17. Oggi con il Psv affronterà i giallorossi negli ottavi
Youth League Roma, Scamacca: «Vi racconto la mia Olanda»
Francesco Guerrieri
3 min

ROMA - Derby del cuore per Gianluca Scamacca. L’attaccante del Psv oggi negli ottavi di Youth League affronterà la Roma dove è cresciuto ed è rimasto fino a gennaio scorso: «In Olanda hanno altri ritmi. Ho sempre sognato un’esperienza all’estero, in Italia non c’è spazio per i giovani».

NAZIONALE - L’attaccante viene da due amichevoli con l’Under 17 vinte entrambe contro la Serbia. Gol e assist nella seconda: «Siamo un grande gruppo, lavoriamo molto per crescere sempre di più. Speriamo di fare tanta strada». A marzo inizia la Fase Elite dell’Europeo: «Siamo nel girone con Russia, Bosnia e Georgia, noi andiamo avanti per la nostra strada». In Azzurro Gianluca ha ritrovato Pellegrini, Frattesi e Marcucci, ex compagni nella Roma: «Siamo rimasti molto legati, ci sentiamo spesso e quando torno a Roma ci vediamo sempre».

LA NUOVA VITA - Scamacca si divide tra Italia e Olanda: «Qui sto bene, vivo con la mia famiglia, fondamentale per me». Anche se con lingua c’è ancora da lavorare: «Piano piano la sto imparando. La capisco bene, ma la parlo ancora poco». Decisamente meglio in campo: «Gioco sia con gli Allievi che con la Primavera. Ho anche 2 presenze con la squadra riserve. E’ importante, perché mi confronto con giocatori professionisti». In panchina a seguirlo da vicino c’è un campione vero: «Van Nistelrooy è il nostro allenatore. E’ una grandissima persona, umile e disponibile. Mi è sempre piaciuto il suo fiuto del gol, spesso gli chiedo dei consigli. La sua presenza è stata uno dei fattori che mi ha spinto a firmare». Anche se il suo modello è un altro: «Mi piace la personalità e la rabbia di Ibra».

TRA NOSTALGIA E RICORDI - Altro mondo l’Olanda rispetto al calcio italiano: «Qui sono più tecnici e offensivi. Si lavora sul talento, sulla tecnica e c’è meno pressione. In Italia c’è più tattica e il gioco si basa più sul fisico». Anche se la nostalgia di un bel piatto di carbonara ogni tanto viene... «La cosa che mi manca di più è la pasta. Qui c’è, ma non sarà mai la stessa cosa». Ora testa al campo però, oggi si troverà di fronte tanti ex compagni: «Mi sento spesso con Crisanto, sono contento che stia facendo bene in Primavera. Il primo che mi ha scritto dopo il sorteggio è stato De Angelis: mi ha detto che sarà la mia partita, ma io non sento le pressioni».

TOTTI A PALLOTTA: «VOGLIO GIOCARE»

Tanti ricordi lo legano alla Roma, due in particolare: «Devo molto a Roberto Muzzi, è lui che mi ha lanciato. Lo sento ancora oggi. L’altro è lo scudetto con Coppitelli nei Giovanissimi Nazionali, meritatissimo». L’Italia per ora fa solo da sfondo alla vita olandese di Scamacca, ma quel cuore rimane sempre giallorosso: «Per ora sto bene qui, ma non mi perdo mai una partita della Roma».


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