Roma, Spalletti non si fida: «Lazio? Derby azzera difficoltà, sfida ad armi pari»

Il tecnico giallorosso: «Di solito a trarre vantaggio è chi sta peggio»
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ROMA - Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Per questo Luciano Spalletti è già concentrato sul derby che attende la Roma alla ripresa del campionato. Il tecnico toscano non sembra voler attribuire ai giallorossi i favori del pronostico viste le difficoltà registrare ultimamente in casa Lazio.

«Il derby è una partita che annulla tutto quello che c'è intorno, è una partita che si gioca ad armi pari, entrambe le squadre partono da zero, poi si vedrà chi è più bravo a costruirci sopra qualcosa - sottolinea a Roma TV -. Il momento non conta assolutamente niente, anzi quando uno si trova in difficoltà quella è la partita che permette di azzerare tutto in un attimo, per cui è di vantaggio per chi avesse il momento di difficoltà».

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PEROTTI E DZEKO - Spalletti si è poi soffermato a parlare dell'apporto di Perotti e Dzeko alla causa giallorossa. «Diego è eccezionale per la sua disponibilità, sa saltare l'uomo e fare possesso palla. E poi è arrivato particolarmente stimolato - sottolinea il tecnico della Roma -. Caratterialmente viene da un modo di interpretare la vita tipico di quelli che ti guardano in faccia. Ha questa sua disponibilità a stare in altri settori del campo e lo ha fatto bene». Più articolato il discorso sul centravanti bosniaco: «Noi non abbiamo un altro calciatore che ha le sue caratteristiche. In passato ho avuto punte come Iaquinta e Jancker, ma Dzeko tecnicamente è superiore. Ha tutte le qualità per la mole fisica che ha: è potente nel calciare, è tecnico, deve migliorare un po' sui blocchi difensivi ma gli basta poco, poi riprendergli palla diventa difficile se sa come posizionarsi con il corpo. E' un bel camion...».

CONTE E L'ITALIA - «E' doveroso fare i complimenti alla Nazionale e a Conte perché ieri ha giocato una grande gara. L'Italia è stata padrona del campo e del gioco in una partita difficile». Così il tecnico della Roma, all'indomani del pareggio degli Azzurri a Udine con la Spagna. «Diciamo sempre che noi siamo dietro a loro e invece non è così - le parole dell'allenatore toscano -. Siamo stati bravi a non soffrire. Loro invece hanno sofferto quando l'Italia aveva il pallone». Spalletti poi sottolinea che «in generale ci stiamo avvicinando, il livellamento verso i club e le nazionali più forti è evidente, e questo grazie alla ricerca che stiamo facendo ultimamente, alla qualità dei tecnici che abbiamo in Italia. Secondo me non siamo così in crisi come si dice, e ieri in campo si è visto».

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