Derby Roma, Spalletti: Totti? Da tifoso lo vorrei titolare

Il tecnico giallorosso: «A livello di giocate non si discute, ma da allenatore devo valutare anche altre cose. Senza tifosi? Dispiace ma si sentiranno anche da Testaccio»
Totti e la Roma, dirsi addio fa male
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ROMA - «Gyomber e Vainqueur sono indisponibili, torneranno a metà della prossima settimana. Poi ci sono un altro paio di situazioni non chiare ma gestibili se non peggiorano oggi. Gli altri sono tutti pronti. Derby? Emozione particolare, certo, però noi abbiamo anche altri obiettivi e dobbiamo essere bravi a gestire le emozioni per raggiungere i traguardi». Così Luciano Spalletti apre la conferenza stampa alla vigilia del derby con la Lazio, con una pizzicata ai rivali: «Mi sarebbe piaciuto poterlo giocare ad armi pari, cioè anche con loro in corsa per altri obiettivi. Così Per loro noi siamo l'unica ragione, noi ne abbiamo anche altre».

TOTTI? DA TIFOSO LO VORREI TITOLARE MA... - Il discorso derby non può prescindere da Totti: «Se gioca, di sicuro lo farà con la fascia da capitano. Da tifoso anche io lo farei giocare titolare. Sarebbe giusto vederlo in campo, vederlo giocare queste partite qui. Ma da allenatore devo valutare anche altre cose. Quando parliamo di questo, non parliamo di giocate: se si tratta di giocate allora gli possiamo fare il contratto per altri sei anni, quando ha la palla sul piede la mette dove vuole, se vedi la partita di allenamento se gli passano tre palloni ne diventano sei, raddoppiano. Ma poi la palla ce l'hanno gli altri...Manca alla squadra l'apporto di un giocatore nel coprire degli spazi o a fare un certo lavoro»

«Ho fatto una partita con la Primavera, sabato mattina, e ho dei numeri per valutare. Certo, dietro questi numeri non c'è l'assist senza guardare, quello non entra ovviamente nelle statistiche. Non ha i 90' nelle gambe? È anche colpa mia, sicuramente, non l'ho impiegato con continuità. Se lui ha capito? Francesco è uno passionale, gli garba il pallone, si provano i tiri e lui bam, bastonata all'incrocio dei pali. Forza, qualità, precisione...Totti è tutto questo e altro», conclude il tecnico. 

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STADIO VUOTO? I CUORI SI SENTONO ANCHE DA TESTACCIO - «Quando leggo di un derby con poca partecipazione mi dispiace, avrei voluto sentir parlare tutta la settimana di un progetto di stadio pieno, di trovare le componenti per riuscire a riempire l'Olimpico. E mi adopererò per le possibilità che ho di conoscere la situazione, chiederò a Gabrielli di parlare con lui e di conoscere anche il suo punto di vista. Penso che per i nostri tifosi sia un confronto forte, so che per loro è un sacrificio enorme per l'amore che hanno per la Roma, per la dipendenza che hanno.

Sento parlare di soluzioni a giugno, ma si gioca ora e le soluzioni vanno trovate subito. Bisogna agire. Il derby fa battere le mani ma molto di più i cuori. E i cuori quando battono fanno lo stesso rumore, anche da Testaccio».

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DE ROSSI DALL'INIZIO - «La Lazio è una buona squadra che con le grandi ha spesso fatto bene - continua poi Spalletti - e Pioli è un grandissimo allenatore. Domani tenteremo di fare la partita perché vogliamo essere una squadra che cerca di vincere contro tutti. D'altronde il nostro obiettivo di ogni stagione è quello di giocare la Champions League. I giocatori lo sanno bene che non devono disperdere energie. Da qui alla fine devono dare il massimo per quella che è la ragione di vita di questi due mesi che mancano, e parlo dei risultati della Roma. Poi chi vuole andar via che vada via, non ci sono problemi. Anzi, alla fine probabilmente sceglieremo noi qualcuno da mandare via perché fa parte dei ruoli e delle posizioni. Loro già lo sanno, stanno tranquilli. Di questa cosa qui vedrete che non ne parlerà più nessuno. Poi a fine stagione diranno quali sono le loro ambizioni, e verranno accontentati per dove vogliono andare. L'obiettivo che vogliamo tutti è avere gente che lotta per arrivare a quei risultati di cui abbiamo parlato. De Rossi? Ha fatto dei buonissimi allenamenti ultimamente. Domani potrà essere negli undici, vedremo».


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