ROMA - «Ave Totti». Si è svegliata così Roma, ai piedi del suo capitano. La doppietta in tre minuti al Torino quando tutto sembrava perduto ha ridato forza e slancio a una tifoseria intera, in una città che vive di passione.
TOTTI SEGNAVA QUANDO IO NON ERO ANCORA NATO - Studente di ingegneria elettronica all'università Roma 3, Alessio ha 22 anni e una vita davanti per ricordarsi della notte appena passata. «Non ero ancora nato quando Totti ha esordito in serie A, ma è grande parte della mia vita, anzi la Roma è la mia vera fidanzata. Il suo difficile rapporto con Spalletti? Penso che un punto d'incontro si possa trovare, anzi si debba trovare. Il contratto al capitano va rinnovato, poi sta all'allenatore gestirlo sul piano tecnico.
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Ho pianto dopo il rigore al pensiero che lui era riuscito a ribaltare la gara, nonostante tutto quello che dicevano, in due minuti. Quando ho visto spuntare quella gamba sul 2-2 non ci volevo credere, al 3-2 sono sprofondato nell'emozione. Non ho mai pianto per una donnna, con la mia ragazza storica non ho mai versato lacrime così spudoratamente. Mi è partita questa emozione, non riuscivo più a fermarmi e poi è successo quello che è successo. Leggendo tanti commenti magari qualcuno dice 'guarda questo, piange per una partita di calcio, magari non è neanche andato a votarè, ma per me la Roma va oltre la politica è davvero una fede, è come la famiglia».
L'ALLENAMENTO - Fa meno notizia nel Totti day, ma la squadra è anche tornata ad allenarsi, capitano in testa a Trigoria. Chi ha giocato dal primo minuto contro il Torino, ha lavorato in palestra ed effettuato lavoro di scarico; il resto del gruppo, compresi Dzeko, Pjanic e Totti, si è allenato regolarmente sul campo C, ad eccezione di Lobont, impegnato in semplice fisioterapia. Al termine dell'allenamento, durato circa due ore, Spalletti ha avuto parole d'elogio per tutta la squadra.