ROMA - «Abbiamo raschiato con le unghie sul fondo del barile oggi perché abbiamo trovato una squadra in forma e noi avevamo qualche problema. Loro sono stati bravi, sono bravi nel palleggio, che riconosce nello scorrimento della partita la tattica da adottare. Nel secondo tempo loro ci hanno aggredito, noi siamo rimasti schiacciati ma siamo rimasti uniti fino a costruire l'azione del gol, meritando la vittoria. È una grande soddisfazione, guadagniamo qualcosa dal punto di vista caratteriale dove dobbiamo comunque ancora migliorare». Così Luciano Spalletti alla fine di Roma-Napoli a Premium. «Totti fa comodo gli ultimi 10 minuti? Se entra come ha fatto queste ultime partite, fa comodo anche gli ultimi 15, anche gli ultimi 20.
Si porta dietro l'entusiasmo dei tifosi e il suo impatto fa bene a tutta la squadra. E poi ha dato due palloni...Due palloni che si chiedono anche agli altri ma che lui riesce a giocare subito, come nessun altro. Avevo pensato anche a farlo giocare dall'inizio, lo meritava, tre gol in due partite...Poi però qualche cassetta dell'avversario la vedo, vedo il ritmo che può avere la gara...Magari in un quarto d'ora lui riesce a prendere tutto il buono, se invece deve rincorrere prima uno poi l'altro, poi si appiattisce e magari perde quelle energie che invece sfrutta bene nel finale, La Juve? Complimenti, sono stati bravi» conclude il tecnico della Roma che ha aggiunto poi a Sky, sempre sul capitano: «L'Olimpico è casa sua. Comunque alla mia squadra oggi do 10».
GAP CON LA JUVE? SERVONO GIOCATORI FORTI - «La lotta per il secondo posto? È difficilissimo, a vedere il calendario, ma noi ci proviamo: quando sono arrivato era difficile pensare di arrivare a questo punto, non me lo sarei aspettato e invece i ragazzi se lo sono guadagnato partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. Il gap con la Juve? Bisogna comprare dei giocatori più forti, anche se la Roma è messa bene. Ma bisogna essere obiettivi e avere il coraggio di mettere mano a queste situazioni, che magari sono scomode ma servono alla crescita».