Serie A Roma, Sabatini: «Credo nel secondo posto. Strootman non si fermerà più»

Il ds giallorosso sull'olandese: «Sapere di averlo perso per un anno e mezzo mi fa male, ma ora andrà avanti senza intoppi per 10 anni»
"Quando finisce una campagna acquisti il saldo emotivo è sempre molto ma molto negativo per me, in ogni caso. Perché sono costretto a fare delle scelte che mi addolorano. Si creano situazioni da un punto di vista psichico per me di notevole sofferenza”.© Bartoletti
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ROMA - «Domenica col Chievo dovremo stare attenti, è un avversario ostico, ma sappiamo di avere a disposizione un solo risultato. La squadra ha una idea forte di se stessa, vuole vincere queste due partite e vedere quello che succede. Questi ragazzi, e anche lo staff tecnico, meritano un premio finale. È un gruppo di lavoro che può produrre un risultato molto importante per la Roma nell'immediato e anche in futuro». Così il ds della Roma, Walter Sabatini, a margine di un evento organizzato a Perugia.

Il dirigente giallorosso, parlando a RomaTv, si è poi soffermato sulla rincorsa al Napoli: «Quanto credo al secondo posto? Credo al calcio, ai comportamenti e quindi certamente il Torino farà la miglior partita che potrà fare col Napoli cercando di fare risultato. Io credo che ci sarà partita domenica. Il calcio è sano, in Italia tanti problemi sono stati superati negli ultimi 10 anni e quindi queste partite saranno giocate col massimo impegno da parte di tutti».

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TOTTI E DZEKO - Impegno che di sicuro metterà in campo la squadra di Spalletti, 'aiutata' nelle ultime giornate dal contributo di chi inizialmente non era stato inserito tra i titolari. «C'è molta soddisfazione per questo fatto. Soffro magari per chi sta in panchina ma poi entra e mette a posto le cose, è successo a Totti e a Dzeko recentemente. È evidente che l'organico è competitivo, anche dal punto di vista numerico».

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STROOTMAN - Il primo rinforzo della Roma è Strootman: «È stata una gioia difficile da descrivere il fatto che ha giocato tutta la partita col Genoa. Sommessamente ho provato anche una sorta di frustrazione perchè vederlo giocare e sapere di averlo perso per un anno e mezzo mi fa male e ha fatto male alla Roma. Ora che è tornato sono certo che andrà avanti per dieci anni senza ulteriori intoppi. Kevin potrebbe determinare una svolta in campo e nello spogliatoio».

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