Roma: Dzeko, c’è aria di riscossa e di... scudetti

Nel secondo anno con Wolfsburg e City ha sempre segnato tanto e vinto il titolo
Lazio-Roma 1-4 (3 aprile 2016): La squadra di Spalletti spazza via la Lazio grazie alle reti di El Shaarawy, Dzeko, Perotti e Florenzi; il gol di Parolo illude la Lazio con il momentaneo pareggio© LaPresse
Roberto Maida
3 min

ROMA - Pjanic non dà garanzie per il futuro, Zukanovic è una riserva arrivata a gennaio e potenzialmente può tornare sul mercato, Dzeko è retrocesso malinconicamente al ruolo di riserva. La Roma made in Bosnia ha improvvisamente perso centralità nei pensieri della coppia Sabatini-Spalletti. Eppure a gennaio tutti e tre i calciatori sembravano avere un ruolo importante all’interno della squadra.

PRIMATO - Particolare è la condizione di Edin Dzeko, che cerca di ritemprarsi nel ritiro della sua nazionale, non solo con gli amici romanisti ma anche con gli altri: stasera giocherà a San Gallo, in Svizzera, contro la Spagna, per migliorare il suo score già impressionante: grazie al gol segnato proprio alla Svizzera nell’amichevole di marzo, ha raggiunto Davor Suker in testa alla classifica dei marcatori di tutti i tempi (46 reti) di un calciatore della ex Jugoslavia. (...)

Futuro ancora incerto per Pjanic

PRECEDENTI - Eppure Dzeko ritiene di avere ancora molto da offrire. «Anche quando sono andato al Wolsfsburg e al Manchester City ho faticato nella prima stagione» ricordava nelle scorse settimane. Ed è vero. Il primo anno al Wolsfburg fece 8 gol in Bundesliga, gli stessi che ha segnato nel campionato italiano. Nel primo semestre (gennaio-giugno) in Inghilterra si fermò invece a tre. Ma Dzeko in qualche modo ha promesso alla Roma un rendimento molto migliore nella prossima stagione. In Germania al secondo tentativo arrivò addirittura a 26 reti. Nel City si fermò a 14. Ma in entrambi i casi vinse lo “scudetto”, segnando sempre nelle partite decisive: il 23 maggio 2009 al Werder Brema (5-1 per il Wolfsburg) nell’ultima giornata, determinante per assegnare il titolo; il 13 maggio 2012 al Queens Park Rangers, nell’incredibile rimonta a tempo scaduto che consentì al City di scavalcare i rivali dello United che aspettavano in campo il risultato dell’altra sfida. Quel giorno Dzeko segnò la rete della speranza, il 2-2, prima del tiro vincente di Aguero che fece impazzire Roberto Mancini. 

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VIDEO - DZEKO-ICARDI, SCAMBIO IN VISTA?


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