Roma, Manolas si allena da solo, il visto di Salah è un rebus

I due casi spinosi nell'ambiente giallorosso. Spalletti agitato dalle vicende del greco e dell'egiziano
Roma, Manolas si allena da solo, il visto di Salah è un rebus© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
2 min

INVIATO A BOSTON - Gli occhi da cerbero possono trasformarsi in occhi da cerbiatto se la chiamata per un autografo e una foto arriva da un ragazzino greco che indossa la maglia di Samaras, attaccante piuttosto amato in patria. Kostas Manolas è un duro buono e si lascia intenerire dal giovane connazionale, seguito a ruota da Torosidis che addirittura supera la ringhiera per accontentare la richiesta.

Come va, Kostas? Manolas risponde secco: «Bene». L'infortunio è superato? «Sì sì». I famosi sette giorni di prognosi per quel problema «limitante ma non severo» (espressione del dottor Del Vescovo) gli hanno permesso di tornare a lavorare sul campo, anche se per conto suo, senza pallone. Riscaldamento, allunghi, scatti, fatica. A conti fatti, tanta benzina che servirà durante la stagione. Che ormai, lo ha capito anche lui, dovrebbe essere nella Roma.  

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UMORE. «Non mi sembra infelice» ha detto Pallotta. «Parliamo di un problema che non esiste» gli fa eco Spalletti. Il senso è abbastanza chiaro. Manolas è un difensore bravo, ha tante richieste di prestigio, ma è meglio che non le valuti con eccessivo interesse perché la Roma non lo farà. Altro discorso è l'adeguamento del contratto, una promessa che Sabatini onorerà. Resta da capire quando - la Roma dice a settembre, Manolas preferisce garanzie prima del playoff di Champions League - e per quanto: l'aumento di stipendio, partendo dagli 1,5 milioni più bonus attuali, non potrà essere puramente simbolico per allontanare le tentazioni inglesi.

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