Memories, «Dalla Roma spuntò il Real»

D’Agostino: «Sono stato accostato alle grandi e avevo un certo valore. Totti? Irraggiungibile»
Memories, «Dalla Roma spuntò il Real»
Guido D'Ubaldo
3 min

ROMA - Da poche settimane è passato anche lui nella folta schiera degli ex. «Ho giocato per tredici anni in serie A, cinque presenze in Nazionale, una bella carriera, mi sono tolto le mie soddisfazioni». Gaetano D'Agostino è stato un dieci. Un bel sinistro, visione di gioco, elegante. Scoperto da Bruno Conti, l'ultima esperienza nella Lupa Roma, ma ha sfiorato Real Madrid, Juve e Napoli.

«Non devo recriminare niente, se ho sbagliato l'ho fatto con la mia testa. Quando sono stato accostato a quelle grandi squadre avevo dimostrato un certo valore». Quelle qualità che non era riuscito a far vedere appieno nella Roma. Ventitre presenze, l'esordio l'anno dello scudetto del 2001. «Dal 2006 al 2010 sono stati gli anni più belli, ma anche le 16 presenze con Capello nell'anno del secondo posto, furono importanti. Ho toccato tutte le categorie, ho avuto problemi ad adattarmi in quelle inferiori. Quando ho capito che facevo fatica ho deciso di lasciare il calcio giocato e sto pensando di fare l'allenatore. Ho stimato Capello, mi piacciono Spalletti e Sarri».

TUTTO SULLA ROMA

Ha sei anni in meno di Totti, che è stato suo compagno e continua a giocare. «E' irraggiungibile, ha battuto tutti i record, i tifosi gli hanno voluto sempre bene perché è stato un grandissimo. Per me Totti può giocare fino a 50 anni, la sua velocità di pensiero e la sua professionalità gli consentono di fregarsene dei ritmi alti». Alla Roma lo portò Conti. «Mi ha fatto conoscere il grande calcio e i campi in erba, che a 13 anni non avevo mai visto. Lasciare la mia terra e andare mille chilometri di distanza non è stato facile, ma Bru no non mi ha mai fatto sentire il distacco. I primi tempi vivevo a casa sua. Io abituato a Palermo, a giocare fino alle nove a pallone, non sopportavo la clausura del pensionato di Trigoria».

Leggi l'articolo completo sul Corriere dello Sport Stadio in edicola

DZEKO: ORA LA CHAMPIONS


© RIPRODUZIONE RISERVATA