Gandini: «Roma avventura affascinante»

L'ex dirigente del Milan saluta il club rossonero ed è pronto a gettarsi nella nuova avventura a tinte giallorosse.
Gandini: «Roma avventura affascinante»© AP
Andrea Ramazzotti
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MILANO - La sua prima uscita da dirigente della Roma Umberto Gandini l'ha fatta oggi in Lega Calcio. L'ex ministro degli esteri del Milano ha prima salutato il club per il quale ha lavorato diversi anni, "quasi un quarto di secolo - ha iniziato - e si è trattato di una storia straordinaria, quella del Milan di Berlusconi. I sentimenti sono tantissimi e le emozioni molteplici. Ho trascorso una settimana particolare e il distacco dalla mia famiglia professionale non è stato semplice. Ma allo stesso tempo ho avuto la netta consapevolezza di aver completato un percorso, di aver dato e ricevuto tanto. Il Milan resta una delle squadre più importanti del mondo: ha risorse, dna e cultura per tornare dove gli compete. Gli episodi hanno una grandissima influenza sui risultati sportivi che, nell’ultimo periodo, non sono stati all’altezza rispetto a quello che ci aspettava. L'addio in concomitanza con l'arrivo dei cinesi? E' una svolta epocale e va vissuta per quella che è. Bisogna dare grande fiducia e sostegno alla squadra e tempo alle persone che ne prenderanno controllo".

IO E LA ROMA - Gandini però ha anticipato anche il futuro: "La Roma è una grandissima opportunità, una sfida bellissima. E’ una società proiettata verso il futuro con grandissimi progetti, ma anche con una solidità di risultati sportivi consolidata, stabilmente ai vertici del calcio italiano e con le carte in regola per salire sempre di più anche in campo europeo". Naturalmente sa quello che lo aspetta, con i suoi pro e i suoi contro: "Roma è una ambiente passionale e caloroso, ma non lo conosco. Non ho preconcetti, ma so cosa mi aspetta. La società cerca la sua strada, vuole eccellere e io farò del mio meglio per far sì che ciò si compia nel modo più veloce possibile. In 23 anni le occasioni di confronto sportivo sono tante, ma tante sono state anche le occasioni per rapportarsi con la società, in particolare con la presidenza Sensi e poi con la gestione Pallotta. Avrò bisogno di tempo per capire l’ambiente, ma mi calerò il prima possibile in questa realtà".


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