Ancelotti: «Totti sta bene. Deciderà lui quando smettere»

Il tecnico del Bayern Monaco: «È stato così per Maldini, sarà così anche per Francesco»
Ancelotti: «Totti sta bene. Deciderà lui quando smettere»© AP
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ROMA - Anche Ancelotti commenta le prodezze di Francesco Totti, capace di ribaltare una partita alla soglia dei 40 anni. E ora l'addio al calcio a fine stagione non è più così scontato: «Mi hanno insegnato - dice il tecnico del Bayern Monaco ai microfoni di Radio Rai - che devi essere tu a decidere di smettere. Non devono dirtelo gli altri. È stato così per Maldini e sarà così anche per Francesco. Sta bene ed è determinante, quando gioca. Sarà lui a scegliere, un giorno, di fare altro. Credo però siano belle scene per il calcio, vedendo calciatori di questo livello ancora attaccati a certi colori. Così come Maldini, il suo è un attaccamento diverso dagli altri. Ricordo Pruzzo, che iniziò ad allenarsi con grande intensità una volta giunto ai 30 anni. Non puoi giocare a 40 anni se non sei serio».

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HIGUAIN - Non solo Totti, la terza giornata di campionato è iniziata nel segno di Higuain: «È un giocatore nato per fare gol. Può garantire 30 gol in stagion ed è qualcosa di molto importante, dando meno incertezze. La Juventus è già stata protagonista in Europa e lo sarà ancora. Se poi per protagonista s'intende vincere, questo non so dirlo».

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MILAN CINESE - Un giudizio lo dà anche sul Milan, che sta passando in mano ai cinesi: «È di certo la fine di un ciclo, quello di Berlusconi, che resta irripetibile, non soltanto per il Milan ma per tutte le altre squadre. C'è però la tendenza a dimenticare. Spero ci sia la voglia di riportare il Milan ad alti livelli. Per questo credo l'aspetto economico sia fondamentale».

CT E CLUB ITALIANI - Un futuro da ct della Nazionale? «Chi lo sa...Mi diverte tantissimo il quotidiano con la squadra, è il mio desiderio più grande lavorare ogni giorno con i giocatori - dice il tecnico del Bayern Monaco ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su Radio 1 -. Lavorare tre giorni al mese con una squadra non mi alletta, ma magari invecchiando...». E in un club italiano? «Certo, ma ultimamente mi sono autoescluso da qualche club, per questioni di storia...».

 


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