ROMA - Spalletti non condanna il reparto difensivo, ma critica l'atteggiamento di squadra per il brutto ko contro il Torino. «Se vogliamo fare questo gioco qui - dice il tecnico toscano ai microfoni di Sky Sport 24 - al quale partecipo mal volentieri, perché è tutta la squadra che va considerata, ci siamo allungati un po' troppo e abbiamo lasciato il reparto un po' solo, perché la squadra non è riuscita a ricomporre le distanze giuste per poter aiutarsi a vicenda».
ATTACCO - Una Roma poco cinica a Torino in attacco. «Questo fa parte dei giochi. A noi manca della cattiveria, ci sta nello sprecare delle occasioni. Oggi queste sono avvenute all'inizio della partita e potevamo direzionare sicuramente il match in un’altra maniera. Il Torino è stato bravo a sfruttare le sue.
TOTTI NON BASTA, GIALLOROSSI KO
TOTTI - I problemi sono anche di natura psicologica? «Sì perché poi va ad essere interessata la natura tecnica, ma questo deriva anche da un po’ di presunzione di aspettare che le cose vengano da sole per quella che è la mia qualità, il mio blasone, i colori che vesto. Mentre non è questa la strada giusta per il successo». Totti molto basso nel secondo tempo, per avere più qualità? «Sì, in quel momento lì gli ho chiesto di uscire dal traffico visto che il Torino si era messo tutto dietro».
«IO IL COLPEVOLE» - «Purtroppo la nostra storia dice che non riusciamo a mantenere un livello di impegno e di sforzo nei duelli della partita, nella corsa, nell'aiutarsi. Abbiamo alti e bassi e questo va tolto durante la settimana. L'allenatore, se c'è questo, è il primo ad essere colpevole. Non li fa abituare ad avere un andamento regolare».