24 ore di notizie sulla Roma

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24 ore di notizie sulla Roma© LaPresse
27 min
     
18.48 Kevin Strootman torna ad allenarsi con i compagni di nazionale dopo aver saltato l’allenamento di ieri a causa di un problema alla coscia destra. Il centrocampista giallorosso era stato tenuto a riposo a scopo precauzionale per un colpo ricevuto durante la gara contro l’Inter di domenica scorsa. Gli Oranje hanno sostenuto la seduta d’allenamento alla stadio De Kuip di Rotterdam dove affronteranno la Bielorussia venerdì.
18.29
18.01 Il ct del Belgio Roberto Martinez ha parlato del problema muscolare di Nainggolan e della possibilità di convocarlo con la sua nazionale. Queste le sue parole: “Siamo in contatto con la Roma e oggi stiamo analizzando con loro la situazione, ma non abbiamo ancora preso una decisione. Contro la Bosnia è una partita importante, è la prima in casa per noi. La Bosnia è una squadra esperta e ha giocatori molto importanti come Pjanic e Dzeko. Si tratta di una formazione molto competitiva a tatticamente duttile”.
17.36

Antonio Rüdiger ha pubblicato sul suo profilo Instagram ufficiale una foto con Maicon. Il terzino brasiliano è attualmente svincolato e oggi è passato dalle parti di Trigoria per salutare i suoi ex compagni.

 

Guess who's back ? Maicon #macacao #great #maicon

Una foto pubblicata da Antonio Rüdiger (@toniruediger) in data:

16.53
16.27 Roma, Baldini lavora per il dopo-Sabatini Guarda il video
16.05

Napoli, De Laurentiis: «Vorrei stadio da 20mila posti, con 5mila biglietti gratis». Il presidente del Napoli, prossimo avversario della Roma, durante il summit a Londra, Leaders2016: «Le persone pensano che io sia pazzo, ma intanto loro perdono soldi e io no» Leggi qui

15.46
15.30

Fiorello in posa con Spalletti su Twitter dopo il ko della sua Inter all'Olimpico contro la Roma:

15.12

Lobont chiude:

Qual è la persona che ha avuto la maggiore influenza sulla tua carriera?
“Su tutti mio padre: è sempre stato molto esigente con me e lo ringrazio per questo. Se non fosse stato per lui che mi stimolava continuamente non sarei arrivato fin qui. Anche tutti gli allenatori che ho avuto sono stati importanti. Ho avuto anche la fortuna di lavorare con Mircea Lucescu prima di passare per sei anni all’Ajax e anche sono in una grande Società con uno staff che mi permette ancora di scoprire e imparare cose nuove”.

Qual è lo stadio più bello in cui hai giocato?
“L’Amsterdam ArenA. Era uno spettacolo entrare in campo: una partita in mezzo allo spettacolo. Tutte le bandiere bianco e rosse che sventolavano a ritmo con l’inno nel pre partita: bellissimo. Un altro bello stadio in cui giocare è il De Kuip di Rotterdam. Lasciamo stare quello che è successo quando ci abbiamo giocato con la Roma: sapevo quello di cui sono capaci, quando ci andavo con l’Ajax c’era sempre un’atmosfera di tensione”.

Qual è l’aspetto più bello dell’essere un calciatore?
“È semplicemente la cosa più bella che c’è al mondo, il più bel mestiere che esista. Noi calciatori dobbiamo ringraziare Dio che ci ha dato la possibilità di fare questo lavoro. È vero che ci sono molte pretese, sin da quando si è giovani, ma per questo è fondamentale l’equilibrio, da tutti i punti di vista. Saperlo trovare è difficile, ma lavorandoci sopra si può imparare a gestire tutto”.

14.53

Ancora Lobont:

Cosa ricordi del tuo debutto?
“Nella serie B romena ho esordito una stagione nel Corvinul Hunedoara, la squadra della mia città. Da un giorno all’altro il primo portiere non si presentò più. L’allenatore scelse me tra altri due. Le porte erano ancora di legno! Dopo 20 minuti avevo preso già due gol, ma la partita finì 2-1. Tra i professionisti ho esordito nel 1997 nel Rapid Bucarest in un match di Intertoto contro l’Odra Wodzislaw, una squadra polacca. Dopo una settimana dal mio arrivo l’allenatore mi disse: ‘Ragazzino, giochi tu’. Si era preso la responsabilità davanti al presidente di puntare su di me e io dopo pochi minuti presi con le mani un retropassaggio con i piedi! Ma alla fine la partita è andata bene, abbiamo vinto 4-2 e la mia carriera è partita”.

Qual è la gara che ricordi con più piacere?
“Quella contro l’Olanda in casa nelle qualificazioni per Euro 2008. Abbiamo vinto in casa 1-0, una gara molto sofferta. C’era brutto tempo e quella vittoria fu un passo importante per partecipare agli Europei. Anche oggi, quando ho la possibilità mi riguardo quella partita”.

L’avversario più forte che hai incontrato?
“Tanti. Ho avuto la fortuna di incontrarne tanti: Maldini, Costacurta, Shevechenko… Ho incontrato il Milan nei quarti di finale della Champions League del 2002-03. Nello stesso anno avrei potuto giocare contro Checco (Totti) nel secondo girone, ma io mancavo all’andata, lui al ritorno. Però ci ho giocato contro in nazionale. Un altro grande calciatore che ho affrontato è Alessandro Del Piero: mi piaceva tantissimo”.

Il compagno più forte con cui hai giocato?
“Chivu, sia all’Ajax sia in nazionale. Ci conoscevamo come le nostre tasche. Bastava una sguardo e capivamo cosa dovevamo fare”.

14.34

Dopo Francesco Totti e Daniele De Rossi, è il calciatore che da più anni veste la maglia della Roma: Bogdan Lobont ha raccontato le tappe fondamentali della sua carriera in un’intervista esclusiva al sito ufficiale del club giallorosso (tratto dal sito asroma.com).

Chi è stato il tuo primo idolo da bambino?
“Sempre i portieri, perché erano vestiti diversamente rispetto agli altri giocatori. Quando ero piccolo non avevamo la TV a colori e le maglie dei portieri erano a maniche lunghe, più chiare e con i pantaloncini neri. Durante il periodo del Comunismo potevamo vedere solo il derby Steaua-Dinamo Bucarest: io tifavo per la Dinamo, mentre mio padre tifava Steaua. Il portiere della Dinamo era Dumitru Moraru. Anni dopo è stato il mio preparatore in nazionale. Quando sono cresciuto e giocavo nelle giovanili il mio idolo era Peter Schmeichel: mi piaceva tantissimo”.

Hai praticato altri sport prima del calcio?
“No sempre e solo calcio, sin dall’ultimo anno di asilo. Andavo con mio padre, anche lui era calciatore e gli chiedevo sempre di farmi i tiri. A volte quando mi segnava ‘rosicavo’ e piangevo. Io ho sempre fatto il portiere, mentre mio padre era terzino destro”.

14.15 Roma, ecco la top 10 delle maglie vendute a settembre Guarda la gallery
13.54 Florenzi jolly anche in nazionale. Il ballottaggio fra Candreva e Florenzi per il ruolo di esterno destro di centrocampo nel 3-5-2 anti-Spagna, sembra essere l’ultimo dubbio di formazione del ct della Nazionale Ventura. Favorito il giallorosso, provato tra i titolari nell’allenamento di questa mattina a Coverciano prima della partenza per Torino, dove domani sera, allo Juventus Stadium, affronteranno le “furie rosse”. Confermate poi le indicazioni dei giorni scorsi con De Rossi in regia e Romagnoli favorito su Astori per la sostituzione di Chiellini. In attacco intoccabile la coppia Pellè-Eder.
13.35
13.13 Roberto Donadoni, tecnico del Bologna ha parlato del giallorosso Sadiq, in prestito ai felsinei: "Ad oggi non l'abbiamo mai avuto. Questo complica le possibilità di poterlo utilizzare quanto prima però mi auguro che in questa settimana lo vedrò in allenamento coi miei occhi, cosa che fin qui non è purtroppo accaduto".
12.53

Le bandiere nel calcio: ecco cosa fanno oggi Maldini e i suoi fratelli Guarda la gallery

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12.17 Maldini e i suoi fratelli: storie delle ultime grandi bandiere del calcio, che a volte dividono. L'uomo più atteso dai tifosi rossoneri per il Milan dei cinesi non ha ancora deciso cosa farà. Del Piero ha ancora tanti estimatori nella Juve, Totti e Zanetti le eccezioni Leggi qui
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11.40 De Rossi, premio Uefa per aver superato le 100 gare con l'Italia. Il centrocampista della Roma esordì in Nazionale nel 2004 Leggi qui
11.23
11.05

Da Pjanic a Benatia: i Saba-affari. Il personaggio, tra colpi e plusvalenze ecco le intuizioni del ds

Di sigarette ne ha fumate tante Walter Sabatini da quando è arrivato a Roma. Stress e soddisfazioni, delusioni e intuizioni. Ne ha viste di ogni Walter, che arrivò in giallorosso nell’estate del 2011 tra lo scetticismo dei tifosi per il suo passato alla Lazio. Al primo anno porta nella capitale un giocatore affermato a livello internazionale come Pjanic, un ex “italiano” come Kjaer, il blanco Gago e scommette su Lamela, gioiellino del River che aveva gli occhi di mezza Europa addosso. L’usato sicuro si chiama Osvaldo e Borriello. (continua a leggere qui)

10.47

Monchi dalla crisi al filotto europeo
Ramon Rodriguez Verdejo detto Monchi
è nato a San Fernando di Cadice nel 1968. Ha vissuto tutta la sua carriera di calciatore, dal 1988 al 1999, al Siviglia, partendo dalla squadra B. Nel 2000 è stato scelto come responsabile della sezione calcistica della polisportiva. Sotto la sua guida il club, che era appena retrocesso, si è risollevato tornando nell’élite del calcio spagnolo. Non ha vinto lo scudetto, ma ha stabilito il record di 5 successi nell’Europa League, comprese le ultime tre edizioni. Adriano, Sergio Ramos, Dani Alves, Seydou Keita, Rakitic tra i frutti del suo sistema forte di oltre 700 osservatori.

10.31

Braida dal campo alla Catalogna
Ariedo Braida è nato a Precenicco, in provincia di Udine, nel 1946. Attaccante con Brescia, Varese e Cesena, disputa 79 partite in Serie A e segna 14 gol, oltre a vincere la classifica cannonieri in Serie B con il Varese nel 1970, a pari merito con Bettega e Bonfanti. Comincia la carriera da dirigente nel 1981 come direttore sportivo del Monza. Poi Udinese e Milan (appena diventato di Berlusconi) come direttore generale dal 1986 al 2002. Diventa quindi ds, fino al 2013. Nel 2014 firma con la Sampdoria, ma il contratto viene subito risolto. Dal 2015 è ds al Barcellona, con delega al calcio estero.

10.10

Berta dalla banca alla Champions
Andrea Berta è nato a Orzinuovi, in provincia di Brescia, nel 1972. Nel 2003 lascia il lavoro di capo filiale in banca per dedicarsi al Carpenedolo, in Eccellenza, come direttore sportivo. Il presidente è Tommaso Ghirardi, che lo porta a Parma nel 2007. Dal 2009 al 2012 è al Genoa. Attraverso una serie di contatti internazionali arriva all’Atletico Madrid. Inizialmente faticosi i rapporti con Simeone, poi scatta la stima reciproca. Come direttore tecnico ha portato alla sua squadra Griezmann, Obiak, Correa, Jimenez. Oltre al titolo spagnolo del 2014 e a due finali di Champions League.

09.50 Roma, Baldini sceglierà il ds: Berta, Braida o Monchi. Il nuovo ds arriva dalla Spagna: in lizza tre maestri del mercato Leggi qui
09.30

Leggi la prima pagina dell'edizione Roma del Corriere dello Sport-Stadio di venerdì 12 agosto >> http://fal.cn/Er_J

 


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