Roma, che lite per lo stadio!

La Regione accelera, il Comune rallenta: a società e tifosi resta solo l'incertezza
Roma, che lite per lo stadio!© ANSA
Marco Evangelisti
3 min

ROMA - Adesso che il giorno è arrivato sembra di entrare in una vasca d’acqua fredda. Stai lì sul bordo, immergi un alluce, ti ritrai di scatto. Torni ad avvicinarti. La Conferenza dei Servizi, perdonate le maiuscole, è perigliosa e senza uscita di sicurezza. Comincia oggi, si chiude il 6 febbraio - più o meno: non stiamo a cavillare sui foglietti del calendario, ma per la legge è lì che scadono i termini - e da quel momento il nuovo stadio della Roma o comincia a prendere materialmente forma oppure evapora.

 

SPALLETTI SU DE ROSSI DIFENSORE

PRUDENZA - Nicola Zingaretti, il presidente della Regione Lazio, ieri ha varato l’ultima parte dell’iter annunciando un’operazione di trasparenza: i 4.800 documenti, per complessivi 30 gigabyte, le relazioni della Conferenza dei Servizi nel giro di 48 ore dalle riunioni, tutte le informazioni pubbliche disponibili vanno sul sito www.regione.lazio.it/trasparenzastadio in una veste grafica facilmente navigabile. Zingaretti ci mette l’entusiasmo concesso a un amministratore pubblico chiamato oltretutto a fare da arbitro: «Secondo noi è un’opportunità. Vogliamo che il progetto venga realizzato». Badando a tenersi lontano dall’acqua fredda: «La Regione ha fatto e farà la sua parte, sorveglieremo sulla legalità e sui tempi. Il resto dipende da chi ha proposto lo stadio. Noi non siamo stati». Il codice di Zingaretti in questo caso è politico. Chi ha proposto lo stadio in ultima analisi è il Comune di Roma. Che adesso con la maggioranza Cinque Stelle e l’assessore Paolo Berdini deve decidere che cosa fare di questa scomoda eredità ricevuta dall’amministrazione di Ignazio Marino. Per adesso continuano a giocare di melina, cominciando da Berdini che ancora ieri ha avvertito: «Vedo molta impazienza da parte della Regione. Dorma tranquilla. Alla chiusura della conferenza dei Servizi il Campidoglio avrà 90 giorni di tempo per valutare l’interesse pubblico del progetto, a quel punto daremo il nostro parere sullo stadio». Dalla Regione ribattono che non è così, che i 90 giorni di cui parla Berdini non esistono o meglio decorrono da quando la Roma ha consegnato il progetto al Comune e quindi sono sfumati insieme con l’estate. [...]

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