Roma, Spalletti amaro: «Sconfitta pesante, succede quando si smette di lottare»

Il tecnico deluso dopo il ko contro l'Atalanta: «In questi casi la responsabilità maggiore è dell'allenatore»
Roma, Spalletti amaro: «Sconfitta pesante, succede quando si smette di lottare»© ANSA
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ROMA - “Il discorso è che, se smetti di giocare, gli avversari fanno il loro dovere e ti fanno gol. Nel primo tempo siamo scesi in campo bene, giocando la palla come dobbiamo fare, mentre nel secondo non l’abbiamo fatto e l’Atalanta è salita in cattedra riuscendo a ribaltare il risultato. Per noi è un risultato pesante, per loro una bella vittoria". Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, esprime la sua amarezza per la sconfitta subita nella trasferta di Bergamo contro l'Atalanta ai microfoni di Mediaset Premium. In vantaggio grazie al rigore di Perotti, Dzeko e compagni sono stati prima raggiunti da un fortunoso gol di Caldara e poi superati dal penalty trasformato da Kessie.

SENZA LOTTARE - Un problema di personalità e grinta, secondo Spalletti: "Quando si alza il livello di lotta noi diventiamo meno bravi: o la gestiamo dal punto di vista tecnico, facendo il nostro calcio, oppure se il match si sposta sui duelli fisici noi abbassiamo la guardia. Su questi aspetti si può lavorare, lo facciamo di già. La partita di oggi, e anche il nostro storico, dicono che quando un match diventa una mischia continua commettiamo qualche ingenuità di troppo". 

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MEA CULPA - Lo stesso allenatore si mette in discussione: "La responsabilità maggiore, quando una squadra non lotta, è dell’allenatore, perché è l’allenatore che durante la settimana ha il termometro della squadra. Dobbiamo accettare il risultato, perché il nostro non rendimento lo ha determinato. Noi ridimensionati? In questo caso la partita ha raccontato che abbiamo fatto un passo indietro: è vero che abbiamo trovato una squadra in salute, ma se ci fossimo comportati bene l’avremmo gestita altrettanto bene. Il rigore? Il colpetto c’è, anche se il giocatore poteva anche stare in piedi.”


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