Spalletti: «Totti genio, la Roma seconda pelle dei romani»

Il tecnico della Roma: «Dzeko si è recuperato da solo dicendomi che voleva rimanere e giocarsi le sue carte. Un altro come lui non l'avremmo trovato»
Spalletti: «Totti genio, la Roma seconda pelle dei romani»© ANSA
4 min

ROMA - La Roma è obbligata subito a rialzarsi. La sconfitta in casa dell'Atalanta non può aver cambiato le prospettive stagionali del club, ma per dare un segnale forte all'ambiente è necessario tornare a vincere, a partire dalla sfida di giovedì in Europa League in casa contro il Viktoria Plzen. La squadra di Spalletti è prima nel proprio girone e una vittoria darebbe la certezza del passaggio del turno. Parlando proprio di questo match Luciano Spalletti ha rilasciato un'intervista al sito della Uefa sottolineando l'importanza di questo obiettivo: «Avendo la prossima gara con il Viktoria Plze? in casa, siamo nelle condizioni di poter arrivare primi. Siamo stati bravi a ribaltare la gara di ritorno contro l’Austria Vienna. Questo sono squadre che sanno fare benissimo il loro lavoro e di conseguenza non è facile venire a capo di queste partite, riuscire a portare a casa risultati con facilità. L'Europa League vista da dentro è ancors peggio. Mentre da fuori poi c’è anche la valutazione – ma la Roma è forte, il Manchester United è forte, l’Inter è fortissima – poi ci sono anche gli avversari. Vai a giocare su determinati campi dove trovi squadre che proprio in base a quella che è la tua forza hanno reazioni ancora maggiori alle proprie qualità».

LA ROMA TORNA A CASA, RIAPRE IL TRE FONTANE - LE FOTO 

TOTTI E' UN GENIO - «Totti è stato, è, sarà tutto per la Roma. La soluzione che la Roma cerca è Totti, è una scorciatoia. Ha fatto vedere, l’anno scorso e questo, di poter ancora dare una mano alla squadra da un punto di vista tecnico, qualitativo e di creatività per la ricerca del risultato. Totti è un genio, non è solo un talento».

ROMA, RIECCO VERMAELEN: "STO TORNANDO"

IL RECUPERO DI DZEKO - «Io gli posso far trovare un ambiente migliore dove lui può riconoscere le sue qualità o posso tentare di far crescere un ambiente che permetta a questi calciatori di poter evidenziare le proprie qualità. Io penso che la differenza con Edin sia stata quella di farlo sentire più a casa sua: i tifosi della Roma hanno cominciato ultimamente ad apprezzarlo, anche perché lui ha fatto la prima mossa.

La prima mossa di Edin è stata quella di dirmi Mister, io voglio rimanere alla Roma, voglio far vedere quello che è il mio valore. Per me è stata la risposta che volevo sentire, che mi sarei aspettato, perché in quel momento non aveva un grande mercato, non avremmo potuto cambiarlo con un giocatore del suo livello, la prima cosa era riuscire a recuperare questo giocatore».

LA CITTA' E I TIFOSI - «Il mio rapporto con Roma è bellissimo, perché non sbaglio mai strada: conosco solo quella per arrivare da casa mia a Trigoria. In effetti, qualche volta mi hanno portato a vedere la bellezza di Roma che, se la guardi nella maniera corretta, ti rimane dentro l’anima, perché è qualcosa di meraviglioso. Se poi conosci anche un po’ di storia di Roma e dei romani… Ma in effetti non faccio vita mondana, spesso vado a casa e torno a lavorare e basta. I romani tifosi della Roma sono attaccatissimi, la Roma è la seconda pelle dei romani. Ti trasferiscono subito questo sentimento, di conseguenza diventa anche un po’ di tensione o di ansia perché sai quello che è il movimento che c’è dietro a questa squadra qui. Sei quasi costretto ad assorbire l’amore verso questa squadra e questi colori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA