Nainggolan: «Potevo andare via ma ho deciso di restare a Roma»

Il centrocampista: «Difficile giocare senza i tifosi, rispettiamo le loro scelte e le loro lotte. E la foto sotto la Sud è un segnale per loro, ci mancano»
Nainggolan: «Potevo andare via ma ho deciso di restare a Roma»© lapresse
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ROMA - "A Roma sto bene, mi sento rispettato e la mia famiglia vive bene. È importante essere felice dove vivi. Potevo fare altre scelte ma sono voluto rimanere". Il gol nel derby, il "numero" sotto la Tevere e la patente di romano doc consegnata da Totti. E' stata una domenica da ricordare per Nainggolan, che conferma la sua voglia di restare alla Roma e racconta le emozioni della vittoria sulla Lazio: "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Ieri abbiamo messo cattiveria su ogni palla, abbiamo vinto per quello - dice a RomaRadio - Il numero sotto la Tevere? Avevo due uomini su di me. E' una giocata semplice, per come si sono messi è sembrata difficile. Il gol sarebbe stato più bello se la Curva fosse stata piena. Il fatto che i loro tifosi erano di più ci ha caricato. Difficile senza i tifosi, rispettiamo le loro scelte e le loro lotte. E la foto sotto la Sud è un segnale per loro, ci mancano".

LO SCUDETTO E IL NUOVO RUOLO - La Juventus capolista è sempre avanti di 4 punti. "Con Milan e Juve serve vincere se vogliamo puntare a qualcosa di importante. Sono quelle partite che sogni da bambino. Se te non vinci il secondo posto è come non avere mai successo. È quello che ci manca, vincere una volta per diventare una squadra vincente. Il ruolo di trequartista? A me dicono che tecnicamente non sono forte. Gioco dove mi mette il mister. La posizione la soffro il giusto, ci sono trequartisti tecnici e trequartisti con altre caratteristiche. Io mi trovo bene in quel ruolo, in partita poi si cambia di continuo”.

NAINGGOLAN RISPONDE A LULIC


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