Roma, Spalletti: «Se non vinco niente resto altri 5 anni»

Il tecnico provoca in conferenza stampa alla vigilia del match con il Chievo. Poi elenca i numeri del 2016: «Ottantuno punti come e talvolta meglio di Atletico, Chelsea, Tottenham...»
Roma, Spalletti: «Se non vinco niente resto altri 5 anni»© AS Roma via Getty Images
4 min

ROMA - Luciano Spalletti parla con i numeri, alla Adriano Galliani. Lo fa citando i dati del 2016, lui che ha allenato la Roma per 36 volte su 38. "Ottantuno punti, come e talvolta meglio di Bayern Monaco, Atletico Madrid, Chelsea, Tottenham, Arsenal, Psg, Napoli e altre big europee". L'allenatore difende il suo operato e chiarisce le frasi rilasciate a France Football ("o vinco o me ne vado"). "Quelle frasi le ho dette anche 20 giorni fa, ma stavolta sono state lette in maniera diversa. Ci sto ad avere l'imposizione di vincere, non mi tiro indietro - dice in conferenza stampa -. A fine anno faremo un'analisi e faremo un inventario: ora bisogna vincere assolutamente la partita con il Chievo". Poi provoca: "Visto che non ho vinto nulla facciamo 5 anni di contratto? Io sono abituato a portare a casa il risultato. Se non vinco è giusto far posto a un altro".

Tutto sulla Roma

IL KO DI TORINO - Il tecnico, comunque, non fa drammi dopo il ko con la Juve: "Il gruppo ha reagito benissimo dopo la sconfitta di Torino. Sono sconfitte che fanno male, ma poi va fatta un'analisi obiettiva della partita. E' venuto fuori un discorso molto bello, con prese di coscienza di quella che è la situazione attuale. Non bisogna buttar via tutto in 5 minuti perché c'è stata questa sconfitta".

CHIEVO - "E' da evidenziare il buon lavoro di Maran: fa giocare la squadra corta, adotta un fuorigioco alto. Pellissier, Meggiorini, Floro Flores, Inglese, Birsa, sono tutti attaccanti forti. Dovremo stare attenti alle verticalizzazioni improvvise".

L'INFERMERIA - Quindi fa il punto sugli infortunati: "Florenzi ha ricominciato a correre lunedì, tutto come previsto, nelle prossime settimane aumenterà i carichi di lavoro e si valuteranno le risposte. Paredes è due, tre giorni che corre, poi esce e la caviglia gli dà fastidio. Oggi riproviamo a farlo scendere in campo, ma è difficile che sia a disposizione con il chievo. Manolas ha un infortunio muscolare alla coscia destra, giocherà Vermaelen. Poi Totti, Nainggolan e De Rossi sono da valutare nell'allenamento di oggi. Mario Rui? Ancora non è pronto. Gerson è quel calciatore un po' preso di mira che un quindicesimo di responsabilità di quello che è stato il ko di Torino. Date la colpa a me, non lo distruggete".

L'AUT AUT DI SPALLETTI: COERENZA O SFIDUCIA?

LE SIMILITUDINI CON SARRI “Prima ero più come Sarri, ero più rigido. Poi, quando puoi costruire la squadra, riesci a modificarla sulla base delle caratteristiche dei giocatori. Sarri è bravo, per me è il più bravo di tutti. Quando me lo nominano penso subito al suo gioco. La ripetitività del gioco, alla lunga, può però annullare le scelte che tu vuoi sfruttare. Non c’è mai la perfezione completa nel calcio. Lui vuole sfruttare le scelte rigide ma mette tutto in considerazione. Io invece mi sono più ammorbidito, cambiando qualche situazione tattica. Dettata da degli infortuni. Si è cominciato con la difesa a quattro, poi a volte ci si è messo il quinto. Ma abbiamo avuto molti infortunati. Ora, in base agli infortuni, non ho proprio doppioni classici in ogni ruolo. Quindi vado a modificare. Quello di Sarri è un marchio più definito, che metterà in difficoltà il Real Madrid".

IL TOYS DAYS - A fine conferenza, Spalletti ricorda il "Toys Days, un'iniziativa per i bambini disagiati. Perciò invito il pubblico a portare dei giocattoli". L’iniziativa è stata indetta dalla Fondazione Roma Cares e i giochi raccolti saranno poi distribuiti ai bambini delle Case Famiglia e ai piccoli pazienti di alcune strutture ospedaliere.


© RIPRODUZIONE RISERVATA