Stadio Roma: si infiamma il dibattito politico

In attesa del nuovo incontro tra le parti proponenti e il Comune è scontro tra Movimento 5 stelle e opposizione sul nuovo impianto
Stadio Roma: si infiamma il dibattito politico© ANSA

ROMA - Il dibattito sul nuovo Stadio della Roma si fa sempre più acceso. In attesa del nuovo, e forse decisivo, incontro tra le parti proponenti e il Comune per valutare la fattibilità del progetto, si infiamma lo scontro politico. Da un lato il Movimento 5 stelle che  difende le posizioni della sindaca Virginia Raggi e del leader Beppe Grillo ("Lo stadio va fatto seguendo le regole e comunque non a Tor di Valle") e, dall'altra, l'opposizione bipartisan di Destra e Pd, particolarmente agguerrita.

MELONI (FRATELLI D'ITALIA) -  "Sentire Grillo dire 'ma cosa vi aspettate?' mi lascia basita: ci aspettiamo che vi mettiate a governare, così come ascoltare Di Battista ripetere che loro stanno 'facendo esperienza': non si fa tirocinio da sindaco della Capitale. Ma nella vicenda del Movimento cinque stelle penso sia rivelatore il titolo della chat con la quale Virginia Raggi chiacchierava insieme ai suoi collaboratori e dirigenti: '4 amici al bar'. Ecco: sono 4 amici al bar che hanno la presunzione di governare la capitale senza, peraltro, farsi dare una mano da nessuno". Lo ha detto nel corso del Tg1 mattina il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Il caso dello stadio della Roma racconta ancora una volta l'incapacità del movimento 5 stelle. Abbiamo passato una campagna elettorale a rispondere a domande sul tema dello stadio; i romani li hanno votati per consentirgli di portare avanti un programma e dopo otto mesi di governo di Roma ci dicono che lo stadio non si può fare a Tor di Valle ma forse si fa altrove e che interrogheranno i cittadini. Oltretutto non è stato il sindaco Raggi a presentarsi in consiglio comunale o nelle sedi amministrative per dire qualcosa sul progetto dello stadio ma è arrivato da Genova Beppe Grillo che ci ha detto che non si può fare a Tor di Valle", ha aggiunto Meloni.


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BONACCORSI (PD) - "Sullo Stadio della Roma i grillini hanno toccato il fondo con un tira e molla indegno. Da ultimo Di Maio cerca di nascondere l' incapacità dei suoi colleghi dietro la rassicurante ideologia del no a tutto. Alla Città di Roma i dinosauri a 5 stelle stanno arrecando danni enormi. E' comunque singolare che su di un assetto economico di enorme importanza per la Capitale e per i cittadini decidano un'azienda privata milanese, un miliardario genovese e i giudizi espressi da non ben precisati militanti grillini di altre parti d'Italia". Lo afferma la parlamentare Pd Lorenza Bonaccorsi.

ERMINI (PD) -  "Come al solito le bugie sono il biglietto da visita dei 5 stelle. Pur di affossare il progetto dello stadio ogni giorno ne inventano una. Tutte decisioni assunte dall'alto alla faccia dei cittadini romani. Lo stadio è un volano incredibile di ricchezza: vi rinunciano solo per motivi ideologici? Per incapacità? Non sarà che tanto accanimento contro la città di Roma nasconde anche qualche interesse concorrente oltre tutto il resto?". Lo afferma il parlamentare Pd David Ermini.


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TAVERNA (M5S) - "Adesso sembra che l'unica cosa importante sia lo stadio della Roma. C'è una pressione mediatica che non è sana, non è normale. Tanto ormai siamo agli sgoccioli, credo che Virginia e la Giunta si esprimeranno se non oggi a brevissimo. Così poi magari si parlerà del fatto che Roma non esplode più di rifiuti". Lo dice Paola Taverna, senatrice del Movimento Cinque Stelle, ai microfoni di Radio Cusano Campus. "Beppe - aggiunge - fa bene a venire a Roma e a dare sostegno alla giunta. Ha detto che Roma sarà il più grande successo per il Movimento Cinque Stelle, noi lo speriamo. Era da tanto tempo che non vedevo le macchinette che passano a lavare le strade, vedo con quale passione e con quale voglia si sta provando a lavorare, abbiamo fatto degli errori, abbiamo chiesto scusa, andiamo avanti".


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ROMA - Il dibattito sul nuovo Stadio della Roma si fa sempre più acceso. In attesa del nuovo, e forse decisivo, incontro tra le parti proponenti e il Comune per valutare la fattibilità del progetto, si infiamma lo scontro politico. Da un lato il Movimento 5 stelle che  difende le posizioni della sindaca Virginia Raggi e del leader Beppe Grillo ("Lo stadio va fatto seguendo le regole e comunque non a Tor di Valle") e, dall'altra, l'opposizione bipartisan di Destra e Pd, particolarmente agguerrita.

MELONI (FRATELLI D'ITALIA) -  "Sentire Grillo dire 'ma cosa vi aspettate?' mi lascia basita: ci aspettiamo che vi mettiate a governare, così come ascoltare Di Battista ripetere che loro stanno 'facendo esperienza': non si fa tirocinio da sindaco della Capitale. Ma nella vicenda del Movimento cinque stelle penso sia rivelatore il titolo della chat con la quale Virginia Raggi chiacchierava insieme ai suoi collaboratori e dirigenti: '4 amici al bar'. Ecco: sono 4 amici al bar che hanno la presunzione di governare la capitale senza, peraltro, farsi dare una mano da nessuno". Lo ha detto nel corso del Tg1 mattina il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Il caso dello stadio della Roma racconta ancora una volta l'incapacità del movimento 5 stelle. Abbiamo passato una campagna elettorale a rispondere a domande sul tema dello stadio; i romani li hanno votati per consentirgli di portare avanti un programma e dopo otto mesi di governo di Roma ci dicono che lo stadio non si può fare a Tor di Valle ma forse si fa altrove e che interrogheranno i cittadini. Oltretutto non è stato il sindaco Raggi a presentarsi in consiglio comunale o nelle sedi amministrative per dire qualcosa sul progetto dello stadio ma è arrivato da Genova Beppe Grillo che ci ha detto che non si può fare a Tor di Valle", ha aggiunto Meloni.


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