Ecco l'sms che fa tremare la Roma

Un detective, una indagine tra Roma, Boston e Londra. La ricostruzione semiseria di quello che per Spalletti è il peccato originale dei guai giallorossi
Ecco l'sms che fa tremare la Roma
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ROMA - Ora lo possiamo dire: un messaggio può distruggere. E’ la mela dell’Eden moderno. E’ l’alterazione del Big Bang con distorsioni incontrollabili. Tutto in pochi secondi, in pochi caratteri: sapete cosa c’era scritto sul primo sms della storia, targato 1992? Merry Christmas. In inglese, naturalmente. Ma in questa torbida vicenda qualcuno, anche se era sempre il periodo natalizio, non ha augurato felicità. Ha piuttosto sfruttato la tecnologia, persino vecchiotta ai tempi degli smartphone, danneggiando irrimediabilmente l’immagine, le percezioni e le prestazioni di un allenatore di calcio. Si chiama Luciano Spalletti e ha lamentato l’esistenza di un peccato originale, di un torto subìto ancora prima di essere assunto dal datore di lavoro, di un’ostilità immotivata che ne ha condizionato le giornate in un rapporto indissolubile di causa-effetto. Da quel messaggino, secondo il signor Spalletti, sono cominciati tutti i guai dentro all’As Roma. Conosco bene questo Spalletti. L’ho anche incrociato qualche anno fa nel periodo in cui venne scartato dal Chelsea, non lontano dalla mia Baker Street. Lo so che con gli uomini di Abramovich si era visto a Parigi, eh? Ma pure a Londra si propose, credetemi. Non sono un intenditore di palloni, amo di più la musica, però Spalletti ha attirato la mia attenzione perché ogni volta che può attacca i giornalisti. Significa che non è un fenomeno delle relazioni sociali, proprio come me, e che non ha paura di sfidare il prossimo. Sì sì, mi piace. E allora vi voglio raccontare come è andata, poco più di un anno fa, quando uno dei cronisti romani mandò un text, come chiamano in America gli sms, al padrone della As Roma, scrivendo più o meno così: «Spalletti is dangerous».

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