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ROMA - Spunta un nuovo 'parere' tecnico del Comune sullo Stadio della Roma. Ieri il rappresentante unico di Roma Capitale in conferenza dei servizi ha inviato un documento alla presidente Manuela Manetti in cui "si dichiara che non si possono ritenere completamente soddisfatte le condizioni per superare il dissenso rilasciato in sede di conferenza dei servizi". Fonti del Campidoglio, interpellate in merito, chiariscono però che si tratta di un parere riferito sempre al vecchio progetto e non all'accordo stretto con i proponenti. La 'missiva' inviata a cinque giorni dalla riunione della conferenza dei servizi del 5 aprile si riferisce ad una nota con cui il 23 marzo la società Europa Srl, proponente del progetto "chiedeva a Roma Capitale di esaminare la documentazione presentata" per "superare le criticità indicate nel parere" precedente e di "esprimersi con un nuovo parere".
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LA SITUAZIONE - Ma il rappresentante unico del Comune si è espresso, a quanto si apprende, sulla base delle integrazioni date dai proponenti al 'vecchio' progetto, l'unico al momento al vaglio della conferenza della conferenza. Sull'impianto a Tor di Valle, per ora, si starebbero percorrendo due binari paralleli: a livello amministrativo si prosegue con il progetto dell'amministrazione Marino, a livello politico invece si lavora per superarlo con le modifiche concordate tra la As Roma e il Campidoglio a 5 Stelle. In quest'ottica solo ieri la giunta Raggi ha fatto un passo in avanti (dopo l'approvazione di un'ordine del giorno in Aula) attraverso una delibera di giunta che con cui si conferma l'interesse alla realizzazione del progetto dello stadio a Tor di Valle e si conferisce mandato al Dipartimento Urbanistica per procedere alla revisione della determinazione del pubblico interesse. Intanto nel documento inviato ieri alla Manetti il rappresentante unico del Campidoglio ha comunicato che "questa amministrazione, in uno spirito di leale collaborazione, attraverso i diversi dipartimenti interessati, ha esaminato la documentazione integrativa in questione" con il "risultato che le motivazione di dissenso" del "parere unico di Roma Capitale reso in conferenza dei servizi sono state solo in parte recepite e soddisfatte".
CONFERENZA SERVIZI - Tutti i nodi verranno sciolti mercoledì 5 aprile quando si capirà se si potrà proseguire con la stessa conferenza dei servizi sul progetto 'rinnovatò (come auspicato dal Campidoglio a 5 Stelle) oppure di dovrà chiudere e aprirne un'altra. Ultima variabile: i proponenti potrebbero presentare una nuova richiesta di sospensione.