ROMA - La Roma è chiamata a difendere il secondo posto dall'attacco del Napoli. I giallorossi scenderanno in campo a Pescara conoscendo il risultato degli azzurri, ma vincere sarà comunque obbligatorio. Luciano Spalletti, allenatore della squadra della Capitale, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match della 33ª giornata di Serie A, l'ultimo impegno "facile" prima del trittico Lazio-Milan-Juventus. «Una squadra come la Roma deve contare sulle proprie qualità, su quello che sarà il premio a fine campionato. L’obiettivo più importante durante la stagione è vedere che squadra sei diventato quando arrivi in fondo.
"SPALLETTI, RESTI O TE NE VAI?"
PESCARA INSIDIOSO - «Il Pescara in generale è una buona squadra, ha passato buoni periodi pur senza fare risultato, come l'Empoli. Il Pescara ha diversi ex, - ha continuato Spalletti - Zeman ora ha anche cambiato qualcosa del suo modo di fare. Diciamo che tra le cose che aveva dato a vedere ha mantenuto il meglio e ha cercato di modificare quello che gli creava più difficoltà. Ricordiamoci dell'andata, abbiamo fatto una fatica enorme ma siamo stati bravi, abbiamo usato le migliori qualità dei nostri giocatori».
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FUTURO? SERVONO RISULTATI - «Con la società ho un contatto diretto e lavoro con tutto l’entusiasmo possibile. - conferma Spalletti - Il risultato finale determinerà molto. L’obiettivo è tenere duro fino in fondo, non darla vinta a nessuno, specie a chi ci ha detto “tanto non ce la farete”, “siete dei mediocri”, “è il momento dei processi”. Fare male 3-4 partite di fila sarebbe una cosa nuova della Roma. Quando siamo partiti, abbiamo fatto anche dei discorsi su quello che siamo riusciti a costruire: questa squadra ha fatto vedere una linearità di prestazioni e risultati. Dobbiamo finire così, non dobbiamo abbassare la guardia di un centimetro e ci giocheremo una posizione importantissima. Abbiamo vinto 8 partite delle ultime 10, vogliamo andare avanti così. Poi in fondo ci si confronta. - conclude l'allenatore giallorosso - Se sarà questo il risultato, secondo me tutti abbiamo fatto il nostro dovere al massimo. Abbiamo messo dei contenuti importanti nel nostro tragitto, c’è la possibilità di lavorare in maniera importante anche in futuro».
EMERSON RECUPERA - «Emerson fa vedere di essere quasi guarito, deve fare degli allenamenti in maniera continuativa per tornare al top. La possibilità di allenarsi con tutta la squadra è un vantaggio, ti permette di toccare quei tasti con ritmi e scelte che assomigliano alla realtà. Allenarsi con 22 giocatori ti permette di lavorare sul concetto di squadra, è un valore in più. Abbiamo avuto una settimana piena, - ha detto l'allenatore in conferenza stampa - quando c'è tanto tempo bisogna saper alternare tra allenamento e recupero, abbiamo fatto un lavoro corretto. Avere più tempo è un beneficio per il lavoro».
VAR? SONO FAVOREVOLE - «Sono favorevole ed è chiaro che ci sono delle motivazioni. Diventa fondamentale tirare le conclusioni corrette, ma altre situazioni rimarranno dubbiose, non riusciremo ad esempio a valutare la forza dell'impatto in un'azione. Ma in generale sono favorevole alla Var, a volte si danno rigori per nessun contatto, dove il difensore non tocca l'attaccante. Sono cose brutte da accettare. Nelle situazioni "mezze e mezze" qualche dubbio resterà, ma la percentuale sarà molto inferiore».