ROMA - Soldi. Tanti e subito. Il piano A della Roma è salvo. Partecipando alla Champions League, che sarebbe certificata da una vittoria contro il Genoa, il club potrebbe onorare le scadenze stabilite dal prossimo bilancio (oltre 40 milioni solo per i riscatti obbligati dei calciatori già in organico) ed evitare di perdere troppi campioni. Una cessione pesante è comunque necessaria e dovrà essere probabilmente ratificata entro il 30 giugno, per riequilibrare i conti dell’esercizio in corso, ma il secondo posto è una manna per scongiurare una serie di sacrifici che altrimenti sarebbero stati indispensabili.
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RESTO - Ma alla Roma servono soprattutto i difensori. Un centrale, soprattutto, che possa riempire la casella liberata da Manolas o Rüdiger, e possibilmente un terzino destro visto che Bruno Peres ha deluso e, nelle intenzioni della società, verrà ceduto purché venga individuato un compratore che spenda almeno 12 milioni. L’ideale sarebbe Jerome Boateng, che gioca in entrambi i ruoli e ha rotto con il Bayern, ma i costi dell’operazione sono enormi. Più facile da sfruttare sarebbe la sponda Chelsea, con le alternative giovani Zouma (francese) e Christensen (danese) egualmente apprezzati da Monchi.
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