Pagina 2 | Dieci cose che non sapete su Eusebio Di Francesco

1) IL NOME

Il padre scelse il nome di Eusebio in onore del grande campione portoghese Eusébio da Silva Ferreira, scomparso nel 2014.


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2) L'ALBERGO DI FAMIGLIA

Fino all'età di 15 anni Di Francesco ha lavorato come cameriere presso l'hotel di famiglia, il Dragonara, situato a Sambuceto in provincia di Chieti. In seguito, da tecnico del Sassuolo, ha deciso di portarci la squadra in ritiro.


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3) L'UNICO GOL AL DERBY

Il suo unico gol in un derby romano arriva nella storica rimonta del 29 novembre 1998:  la Roma è sotto di due gol e in dieci uomini, lo spettro del quinto derby perso di fila si avvicina. Ma al 23' Di Francesco riapre la partita segnando su assist di Totti. Proprio il capitano, due minuti dopo, segna il suo primo gol contro la Lazio, regalando il pareggio alla Roma.


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4) L'UNICO GOL IN NAZIONALE

L'unica rete in azzurro arriva nella partita Italia VS Resto del Mondo giocata il 16 dicembre 1998 per festeggiare il centenario della Figc. Tra il 1997 e il 2000 Di Francesco è stato convocato 16 volte in azzurro, collezionando 13 presenze.


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5) IL GOL DELL'EX

Il 16 settembre 2001 la Roma scudettata perde 0-2 a Piacenza. Di Francesco, che ha appena lasciato la Roma, segna il classico 'gol dell'ex', ma non esulta. A fine partita i romanisti intonano il coro «Sotto la curva, Eusebio sotto la curva», lui ricambia mostrando il proprio affetto sotto al settore ospiti.


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6) IL PRIMO RITORNO A TRIGORIA

Su chiamata di Rosella Sensi e Francesco Totti, durante la stagione 2005-06 Di Francesco ha ricoperto il ruolo di team manager della Roma, con Spalletti in panchina. Dopo un anno lasciò l'incarico che, come dichiarò in seguito, non faceva per lui.


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7) IN SPIAGGIA

Dopo l'esperienza da team manager Di Francesco abbandonò il mondo del calcio e per un anno si dedicò alla gestione dello stabilimento Stella d'Oro di Pescara. 


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8) LA CHIAMATA DEL VAL DI SANGRO

Fu il presidente della Val di Sangro, squadra del comune di Atessa, a riportarlo nel mondo del pallone, proponendogli un incarico da direttore sportivo. Di Francesco lasciò dopo cinque mesi perché non condivise l'esonero dell'allenatore Danilo Pierini, che lo ha poi seguito anche al Sassuolo.


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9) LA SQUADRA DEL CUORE

Dopo la prima esperienza da allenatore del Lanciano, terminata con l'esonero, nel 2009 Di Francesco viene chiamato a fare il direttore tecnico del Pescara, squadra che tifa da sempre. Nel gennaio 2010, in seguito all'esonero di Cuccureddu, diviene allenatore dei biancoazzurri portandoli in Serie B. Lascia nell'estate 2011, a sostituirlo è il suo 'maestro' Zeman.


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10) IL 'DERBY' CONTRO IL FIGLIO

Il 12 marzo scorso Di Francesco ha perso l'insolita sfida contro suo figlio Federico, comprato l'estate scorsa dal Bologna. Sugli spalti anche suo padre Arnaldo, che ha potuto apprezzare l'ottima prestazione del nipote, uno dei migliori in campo dei rossoblù.

 

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2) L'ALBERGO DI FAMIGLIA

Fino all'età di 15 anni Di Francesco ha lavorato come cameriere presso l'hotel di famiglia, il Dragonara, situato a Sambuceto in provincia di Chieti. In seguito, da tecnico del Sassuolo, ha deciso di portarci la squadra in ritiro.


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