Via all'era Di Francesco: «La mia Roma andrà all'attacco»

Dopo la firma di ieri il nuovo tecnico ha parlato nella sua prima conferenza stampa a Trigoria: «Qui per fare più degli 87 punti di Spalletti»
14 giugno 2017 - La prima conferenza di Eusebio Di Francesco© Bartoletti
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ROMA - E' iniziata l'era di Eusebio Di Francesco, che si (ri)prende la Roma dopo averne vestito i colori da calciatore e da team manager (con Luciano Spalletti in panchina). L'ormai ex tecnico del Sassuolo, che forte del contratto biennale firmato ieri ha intanto ricevuto in dote il primo rinforzo da Monchi (si tratta del difensore messicano Hector Moreno acquistato dagli olandesi del Psv Eindhoven), si è presentato oggi ufficialmente a Trigoria dove è arrivato sorridente e in giacca e cravatta. Saluti e strette di mano con tutti i dipendenti giallorossi prima di entrare in sala stampa per la sua prima conferenza stampa ufficiale, anticipata dalle classiche foto di rito. Ad aprire la conferenza il direttore sportivo Monchi, che fa gli onori di casa in spagnolo: «Sono felice perché torna a casa uno dei nostri, perché la Roma riabbraccia Di Francesco - ha detto l'ex dirigente del Siviglia -. E il mio obiettivo era che Eusebio fosse qui, lo abbiamo scelto per il suo lavoro e per la sua capacità di competere dimostrata nel Sassuolo».

LE PRIME PAROLE - «Prima di cominciare con le domande - ha invece esordito il nuovo tecnico - vorrei ringraziare il presidente Pallotta, Gandini, Baldissoni e il direttore sportivo Monchi per avermi voluto qui e allo stesso tempo ringraziare tutto l'ambiente del Sassuolo per i fantastici cinque anni passati insieme, in particolare il patron Squinzi per la sua fiducia, la stima e gli affetti. Quella neroverde è una pagina sportiva che non dimenticherò mai. La Roma? In questi anni si è dimostrata una squadra di livello top che ha avuto solo la sfortuna di trovare davanti una Juventus fortissima».

TIFOSI E STADIO - Poi Di Francesco parla del pubblico giallorosso: «I nostri tifosi sono davvero il dodicesimo uomo in campo e parlo perché li ho vissuti. A tutti i miei calciatori cercherò di trasmettere un grande senso di appartenenza. Dobbiamo lavorare fin da subito per farci trovare pronti in ogni competizione che affronteremo, perché questa società se lo merita. E' vero che nella stagione appena passata sono stati fatti 87 punti, ma io sono qui per cercare di fare qualcosa in più con l'aiuto di tutti. Il nuovo stadio di proprietà? Sono convinto che ci arriveremo e potremo festeggiare, anche perché ci consentirebbe di avere i tifosi ancora più vicini e sarebbe motivo di orgoglio».

SALAH, RUDIGER E... TOTTI - Alla domeanda sulle possibili partenze di Salah al Liverpool e di Rudiger all'Inter risponde Monchi: «La volontà della Roma non è quella di vendere giocatori ma di costruire una squadra più forte possibile per dare a Eusebio la possibilità di lavorare al meglio. E' vero che per Salah c'è un'offerta, mentre per Rudiger sono zero le possibilità che lasci la Roma». La palla poi torna al tecnico, a cui viene chiesto di Totti e del futuro del suo ex capitano: «La società ha parlato con Francesco e ora starà a lui decidere cosa vorrà fare in futuro».

MOTIVAZIONI E COMPATTEZZA - A chi gli chiede che idea si è fatto della 'fretta' della piazza e dei sei allenatori che in nove anni si sono alternati sulla panchina della Roma risponde invece così: «So che l'ambiente non è uno dei più facili ma sono sereno e non penso ai problemi ora. Voglio portare il mio entusiasmo e insieme alla società creare la compattezza necessaria per fare bene. Sono certo che questa sarà un'esperienza fantastica, un'esperienza per me unica ma ho consapevolezza delle mie capacità e allo stesso tempo umiltà nel lavoro. Concetti questi che voglio trasmettere ai miei calciatori, che dovranno dedicarsi totalmente al lavoro».

BERARDI E MORENO - In tema di calciometrcato è caldo il nome di Berardi, che lui ha cresciuto al Sassuolo: «E' un grande calciatore con cui ho vissuto un'entusiasmante avventura, ma sulle possibilità che arrivi dovete chiedere al diesse Monchi con cui ho concordato anche l'arrivo di Hector Moreno. Insieme cercheremo di allestire una squadra molto forte». Il microfono torna poi a Monchi: «La Roma non è un supermercato: dobbiamo fare bene in Europa e in Italia dopo il secondo posto. Vogliamo mantenere la squadra al livello più alto possibile anche se non esiste nessun club che non vende giocatori: se partirà qualcuno però andrà sostituito adeguatamente».

FILOSOFIA E MODULO - Di Francesco parla poi della sua filosofia di gioco: «Anche con il Sassuolo ho cercato sempre di fare un calcio propositivo e in una squadra forte come la Roma questo non cambierà. Partirò dal 4-3-3 con cui mi esprimo meglio ma lavoreremo anche per adattarlo alle caratteristiche dei calciatori che dovranno essere pronti a cambiare in corsa. Nainggolan trequartista come quest'anno? Io penso che da mezzala con i suoi inserimenti e in un sistema di gioco coordinato possa fare persino meglio. Poi, non dico in sviluppo ma in dinamica, si può cambiare qualcosa nell'assetto anche se va ricordato che io sono stato scelto per il mio modo di fare calcio, che è quello che dovrò trasmettere a tutta la squadra. Pellegrini? E' un giocatore molto interessante su cui la società sta lavorando per riportarlo a casa. E' una mezzala cresciuta tantissimo fino ad arrivare in nazionale. Alle due mezzali e agli esterni io chiedo grande sacrificio, questo il direttore Monchi lo sa e sta monitorando il mercato per accontentarmi e darmene a sufficienza».

GLI OBIETTIVI - A Di Francesco si chiede poi di fissare degli obiettivi minimi: «Non voglio fare proclami, ma umiltà nel lavoro. Volando bassi possiamo arrivare molto in alto, però oltre che di speranza dobbiamo vivere di concretezza. L'entusiasmo nel lavoro e nell'allenarsi è però fondamentale per trascinare il gruppo e coinvolgere tutti i calciatori. Solo così ci toglieremo grandi soddisfazioni».

FLORENZI - L'allenatore parla poi di Florenzi, che a destra potrebbe ricoprire più posizioni: «Auguriamogli prima di tutto di rimettersi a posto dopo l'infortunio. Lui è molto bravo ad attaccare la porta e ha fatto anche il terzino, pure se deve migliorare nella fase difensiva. Io lavoro molto nella specificità del ruolo e Florenzi voglio prima allenarlo, magari già a Pinzolo, per capire poi in che ruolo schierarlo».

DE ROSSI - Il nuovo tecnico elegge poi il suo leader: «Il primo che ho chiamato è stato De Rossi e torno così al senso di appartenenza. E' l'idolo di mio figlio, che gioca al Bologna, e questo per le doti mostrate non solamente in campo. Lui sarà fondamentale, indipendentemente dal fatto che giocherà titolare o meno. Bruno Peres? Già nel Torino aveva fatto molto bene e lo tengo in grande considerazione».

STROOTMAN E PAREDES - Le ultime battute su due centrocampisti come Strootman e Paredes, che rappresentano rispettivamente una certezza e una scommessa non ancora vinta completamente dalla Roma che aspetta la definitiva esplosione dell'argentino: «Strootman è un'ottima mezzala e dopo l'infortunio è tornato ad essere trascinante, una sorta di capitano in campo che è cresciuto molto anche nella capacità di inserimento. Paredes lo considero invece un centrale nella mediana del 4-3-3».

DI FRANCESCO A TRIGORIA: CHE ABBRACCIO CON MONCHI! (FOTO)

ORE 13.00 - L'INTER PRESENTA SPALLETTI 
Poco prima della conferenza di Eusebio Di Francesco a Milano l'Inter ha presentato Luciano Spalletti suo predecessore nella Roma: «A Roma ero diventato quello che divideva e non che univa - ha detto l'ormai ex timoniere giallorosso -. Eravamo arrivati a gestire la fine di un mito, Francesco Totti. Si è venuta a verificare una contrapposizione. L'amore per il calciatore più importante ha prevalso sul sostegno e l'affetto che ci doveva essere per la squadra. Queste due cose devono invece essere unite. Era il segno che non avevo fatto bene il mio lavoro. Ero in difficoltà. Ho sentito i rumors della gente: li ho sentiti al bar, ai semafori. In tanti erano a favore ma dovevo farmi da parte e spero che ora la Roma possa essere unita verso il suo obiettivo».

11.24 - Il LIVERPOOL ECHO: «SALAH VUOLE I 'REDS'»
Secondo il 'Liverpool Echo' l'attaccante Salah avrebbe chiesto alla Roma di essere ceduto ai 'Reds' di Klopp.

10.32 - ACCORDO CON L'INTER PER RUDIGER
Porte aperte non solo in entrata per la Roma, che ha ingaggiato il difensore messicano Hector Moreno dal Psv ma sta per cedere all'Inter il tedesco Rudiger: le due società hanno trovato un accordo e sono vicine alla chiusura della trattativa

 

UFFICIALE: DI FRANCESCO NUOVO TECNICO DELLA ROMA (VIDEO)

 

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