ROMA - «Devo portare giocatori forti perché c'è da battere la Juve? A fine anno ne parliamo, ci vediamo al Circo Massimo». Il nuovo ds della Roma, Monchi, lancia la sfida scudetto alla squadra di Allegri. Dal ritiro di Pinzolo, dove i giallorossi si stanno allenando agli ordini di Di Francesco, il dirigente spagnolo rispondendo alle domande dei tifosi ha dato appuntamento per fine stagione nel luogo simbolo deputato alle celebrazioni delle vittorie della Roma.
IL NINJA RESTA - «Gonalons è un giocatore importantissimo del calcio europeo, è sempre stato l’oggetto del mio desiderio. Nainggolan? Il tempo delle cessioni importanti è terminato – ha detto il ds nella conferenza stampa di presentazione del centrocampista francese -. Ora è il momento di costruire la squadra definitiva». Defrel «non è l'unica opzione. La distanza con il Sassuolo è grande. Stiamo cercando un giocatore con un profilo simile. Dissi che Rudiger era incedibile? Vero, ma io dirò sempre quello che è nell'interesse della Roma, indipendentemente dalla critiche alla mia persona». Monchi è poi tornato sulla questione Circo Massimo: «Una frase ai tifosi non è equiparabile a una detta in conferenza. Io sono ambizioso di natura, alla fine del mercato avremo una squadra competitiva».
TOTTI - «Aspettiamo Totti a braccia aperte - ha detto il ds -. Lui deciderà quando tornare a casa sua perché la Roma è casa sua e lui ha le chiavi». Qualche arrivo sulle corsie esterne? «È uno degli obiettivi a cui stiamo lavorando. Cercheremo di farli arrivare il prima possibile, preferisco che arrivi un po' più tardi il calciatore che voglio davvero invece di precipitare la decisione e fare le cose di fretta».