Pagina 3 | Roma, De Rossi: «Juventus? Riduciamo i 4 punti dell'anno scorso»

ROMA - Daniele De Rossi pensa che la Juventus la sua Roma possa arrivare a competere: «La speranza c'è sempre, sui 4 punti dello scorso anno ci si può lavorare, ma bisogna analizzarli, loro hanno un po' tirato il freno, ma non ci deve interessare, quest'anno sarà ancora più difficile, ma dobbiamo lavorare per tirare su qualcosa di importante anche per i tifosi, poi quando saremo durante il campionato vedremo dove saremo». Il nuovo capitano ha parlato così in una lunga intervista ai microfoni di Roma TV, commentando la fascia ricevuta da Totti: «Siamo tutti un po' vedovi del nostro capitano storico, tra virgolette ho fatto il capitano l'anno scorso, era normale che Francesco avrebbe giocato un po di meno, dal punto di vista tecnico non cambia molto. Cambia perché manca il simbolo, chi portava la gente allo stadio, è una responsabilità in più per noi, per me in particolare. Prima o poi doveva succedere, non siamo eterni, nonostante Francesco lo sembrasse».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

IL TEMPO CHE PASSA - A proposito del tempo che passa, De Rossi ricorda: «Il primo ritiro è stato nel 2001-2002, il ritiro dopo lo scudetto, tantissimo entusiasmo, non sono un fulmine in matematica, ma dovrebbe essere il sedicesimo, grande orgoglio, anche a livello fisico». E a ripensarci dichiara: «Quando si è vecchietti calcisticamente parlando, si tende ad avere fretta, il tempo sta per scadere, bisogna conviverci, ne parlo con i giovani, godetevi tutto, anche la lontananza dalla famiglia, dagli amici, fare il calciatore è qualcosa di unico». Le motivazioni? «Trovarle è sempre più difficile, la natura decide il tuo fisico, più si va avanti e più bisogna averne cura in maniera maniacale, le motivazioni me le danno l'amore per la squadra, per la città, per lo sport, voglio ripetere la stagione dello scorso anno».

Roma, non solo Mahrez: ecco le alternative

SIMBOLO - Sull'eredità ricevuta da Totti, De Rossi afferma ancora: «La vivo bene, è un'onore, ho lavorato per diventare una persona importante per i tifosi della Roma, la pressione non l'ho mai sofferta troppo, a fine partita sento questa responsabilità, di essere un simbolo per i romanisti, a 34 anni devo dare un equilibrio a questa mia focosità in campo, la fascia mi aiuterà».

Roma, Nainggolan sfida la Juventus

RUOLO - «Dal punto di vista tattico mi sento quasi unico, fino a quando il fisico reggeva sono stato una mezzala universale, segnavo e difendevo, poi sono diventato centrocampista centrale, il pensare di saper fare più ruoli è un qualcosa di positivo. Ci si mette a disposizione, le caratteristiche sono quelle».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

DI FRANCESCO - "Sì, è strano, ma se fosse arrivato qualcun altro sarebbe stato uguale, il fatto che lo conosco è un vantaggio minimo, sono un giocatore come tutti gli altri, si lavora e basta, devo sudare e rispettare l'allenatori come tutti". «Il 4-3-3 - aggiunge - è stato uno dei moduli più usati dagli allenatori che ho avuto, da Spalletti a Garcia, stiamo lavorando per assimilare i concetti del mister, simile a quelli di Zeman, dal punto di vista offensivo è ottimo per noi».

Di Francesco: «Juventus? Saremo molto offensivi»

ÜNDER - Non sono passate inosservate le attenzioni al giovane turco arrivato da poco. De Rossi spiega: «Sono protettivo con i più giovani, deve essere difficile cambiare città a un'età cosi giovane, se avessi cambiato squadra a quell'età avrei voluto che qualcuno si comportasse così, facendolo sentire tranquillo e parte del gruppo, è un giocatore importante, le amichevoli contano il giusto, ma lui si è subito fatto trovare pronto, siamo felici quando segna un giovane, sono andato ad abbracciare anche Tumminello, lo ha allenato anche mio padre e ci tengo particolarmente». Dichiara ancora il capitano: «Tutti i nuovi mi hanno lasciato ottime impressioni, alcuni già li conoscevo, Ünder non l'avevo mai sentito nominare, ma ci ha sta facendo capire perchè la Roma ci abbia creduto. Abbiamo perso giocatori importanti, anche a livello di leadership nello spogliatoio, ma ora sono stati rimpiazzati con gente brava e di personalità sia a livello di uomo che di giocatore».

«Roma la tappa più importante della carriera»

CALENDARIO - «Mi interessa perchè voglio iniziare, le amichevoli hanno valenza minore, l'inizio non poteva essere migliore o peggiore a seconda del punto di vista, incontriamo squadre forti, alla seconda contro il nostro ex mister, porterà anche molti tifosi allo stadio».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

DI FRANCESCO - "Sì, è strano, ma se fosse arrivato qualcun altro sarebbe stato uguale, il fatto che lo conosco è un vantaggio minimo, sono un giocatore come tutti gli altri, si lavora e basta, devo sudare e rispettare l'allenatori come tutti". «Il 4-3-3 - aggiunge - è stato uno dei moduli più usati dagli allenatori che ho avuto, da Spalletti a Garcia, stiamo lavorando per assimilare i concetti del mister, simile a quelli di Zeman, dal punto di vista offensivo è ottimo per noi».

Di Francesco: «Juventus? Saremo molto offensivi»

ÜNDER - Non sono passate inosservate le attenzioni al giovane turco arrivato da poco. De Rossi spiega: «Sono protettivo con i più giovani, deve essere difficile cambiare città a un'età cosi giovane, se avessi cambiato squadra a quell'età avrei voluto che qualcuno si comportasse così, facendolo sentire tranquillo e parte del gruppo, è un giocatore importante, le amichevoli contano il giusto, ma lui si è subito fatto trovare pronto, siamo felici quando segna un giovane, sono andato ad abbracciare anche Tumminello, lo ha allenato anche mio padre e ci tengo particolarmente». Dichiara ancora il capitano: «Tutti i nuovi mi hanno lasciato ottime impressioni, alcuni già li conoscevo, Ünder non l'avevo mai sentito nominare, ma ci ha sta facendo capire perchè la Roma ci abbia creduto. Abbiamo perso giocatori importanti, anche a livello di leadership nello spogliatoio, ma ora sono stati rimpiazzati con gente brava e di personalità sia a livello di uomo che di giocatore».

«Roma la tappa più importante della carriera»

CALENDARIO - «Mi interessa perchè voglio iniziare, le amichevoli hanno valenza minore, l'inizio non poteva essere migliore o peggiore a seconda del punto di vista, incontriamo squadre forti, alla seconda contro il nostro ex mister, porterà anche molti tifosi allo stadio».


© RIPRODUZIONE RISERVATA