Serie A, Strootman: «Roma, grande lavoro». Karsdorp: «Pronto per la prima»

Il centrocampista: «Dobbiamo sempre lottare per lo scudetto. Abbiamo un buon gruppo»
Chi resta: STROOTMAN© AS Roma via Getty Images
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ROMA - "Ho giocato l’anno scorso e gli ultimi anni come mezz’ala. Mi trovo bene a sinistra, a destra o centrale. Non cambia tanto per me...". Scalpita Kevin Strootman, centrocampista della Roma, atteso stasera dal match contro la Juventus sul suolo americano"Di Francesco vuole cambiare qualcosa, ma è normale - dice a Sky Sport- Vuole fare il suo gioco. Per questo abbiamo bisogno di tempo, abbiamo ancora tre settimane per essere pronti per il campionato. Stiamo lavorando bene, lui è chiaro nelle cose che vuole fare e noi dobbiamo dimostrare sul campo ciò che vuole. Anche la scorsa stagione abbiamo giocato tante partite col 4-3-3, lui preferisce giocare così. Dobbiamo sempre lottare per lo scudetto. Abbiamo un buon gruppo. Ci sono tanti nuovi giocatori, qualcuno è andato via, ma qua si può lavorare bene. Son due settimane che siamo insieme e siamo pronti per questa stagione". I big sono rimasti in giallorosso. "Sono felice che De Rossi e Nainggolan siano rimasti alla Roma. Daniele è il nostro capitano, Radja lo volevano tutti i grandi club d'Europa, ma è rimasto qui e sono contento. La dirigenza ha fatto un gran lavoro per tenerli qua e con loro siamo più forti".

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KARSDORP - Il terzino ha risposto ad alcune domande dei tifosi, fissando un obiettivo per il rientro a pieno regime in gruppo: “L’operazione è andata bene, ora mi alleno circa due volte al giorno, a seconda di quello che mi dice l’allenatore. Ho iniziato a riassaggiare il campo, facendo un po’ di corsa e un po’ di esercizio per i piedi. Le cose migliorano giorno dopo giorno: forse posso tornare prima del previsto. Non posso dire una data precisa ed è importante non forzare perché si è trattato di un’operazione al menisco del ginocchio. Ma spero di tornare in gruppo per la prima partita di campionato. Cosa mi ha detto Kevin Strootman per convincermi a venire alla Roma? Si è trattato di una decisione difficile. Avevo giocato nel Feyenoord dall’età di otto anni. Lì avevano mostrato sempre grande fiducia in me quindi non è stata una scelta facile. Poi ho chiamato Kevin per chiedergli un parere. Kevin mi ha detto che non voleva lasciare la Roma, che amava il club. Mi ha anche detto che, oltre al calcio, Roma è una bellissima città in cui vivere, e io avevo bisogno di una nuova sfida per la mia carriera. Alla fine mi sono convinto e ho deciso di venire alla Roma. È stata una conversazione breve ma Kevin ha detto alcune cose che si sono rivelate importanti per la mia decisione finale”.


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