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ROMA - Forse chiamarlo incubo è troppo. Ma il pensiero c’è: la diffida di Radja Nainggolan è un elemento che Di Francesco potrebbe tenere in considerazione quando deciderà la formazione che gli serve per battere il Cagliari. Se all’orizzonte la Roma vedesse un’altra partita “normale”, come cesto prenatalizio, questo dubbio gestionale non esisterebbe: in caso di cartellino giallo Nainggolan verrebbe squalificato e vabbè, prima o poi deve capitare. Ma siccome il 23 dicembre Di Francesco proverà a sgambettare la Juventus allo Stadium, l’eventuale ammonizione del giocatore più forte e temuto potrebbe generare un danno incalcolabile per le ambizioni della squadra.
ALTERNANZA - Nainggolan fin qui ha saltato solo due partite senza neppure passare per la panchina, contro le neopromosse Benevento e Spal. Sono state però scelte determinate dai problemi fisici, non da altre valutazioni. In più contro il Cagliari, la sua ex squadra che è l’unica di Serie A a cui non ha mai segnato in carriera, Nainggolan tiene a giocare per motivi affettivi.
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