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ROMA - Rick Karsdorp sta attraversando un momento difficile. Il terzino olandese della Roma sta svolgendo la riabilitazione dopo la rottura del crociato, subita nella gara del suo debutto contro il Crotone. Karsdorp ha rivelato le sue sensazioni al portale web della tv pubblica olandese Nos.nl, partendo dall'intervento chirurgico al ginocchio destro, che era già programmato al suo arrivo a Roma:
«Sapevo già da prima di arrivare a Roma che mi sarei dovuto operare - ha detto Karsdorp - ma è stato difficile perché non avevo mai subito un intervento chirurgico».
ROMA - A Roma comunque si è ambientato benissimo: «Mi mancano gli amici, ma il modo in cui vivo qui a Roma con la mia ragazza è fantastico. Mi sento a casa, anche se non ho ancora giocato molto e non parlo la lingua».
IL SECONDO INFORTUNIO - Poi Karsdorp ha parlato del secondo infortunio. «A un certo punto della partita (contro il Crotone, ndr) ho sentito che qualcosa non andava, ma dato che era il mio debutto ho provato ad andare avanti ed è andato tutto bene. Quando poi mi sono seduto non mi sentivo bene. Ho fatto gli esami e quella sensazione che provavo è stata confermata. Dopo una situazione del genere ti senti giù d’animo, non prendi i libri per imparare la lingua ma pensi solo alla guarigione». Il recupero non è semplice: «È un periodo in cui puoi lavorare anche sul tuo corpo e qui è necessario: se penso a ogni settimana che non gioco divento pazzo. So che posso fare molto più di quello che ho dimostrato al Feyenoord. Posso sempre contare sull’aiuto di Strootman. Non posso ancora correre come un pazzo e non so quando posso iniziare ad allenarmi di nuovo con la palla. Ovviamente spero di tornare in campo il prima possibile, ma un giorno mi sento super e l’altro ho l’impressione di una ricaduta».
© RIPRODUZIONE RISERVATAROMA - A Roma comunque si è ambientato benissimo: «Mi mancano gli amici, ma il modo in cui vivo qui a Roma con la mia ragazza è fantastico. Mi sento a casa, anche se non ho ancora giocato molto e non parlo la lingua».
IL SECONDO INFORTUNIO - Poi Karsdorp ha parlato del secondo infortunio. «A un certo punto della partita (contro il Crotone, ndr) ho sentito che qualcosa non andava, ma dato che era il mio debutto ho provato ad andare avanti ed è andato tutto bene. Quando poi mi sono seduto non mi sentivo bene. Ho fatto gli esami e quella sensazione che provavo è stata confermata. Dopo una situazione del genere ti senti giù d’animo, non prendi i libri per imparare la lingua ma pensi solo alla guarigione». Il recupero non è semplice: «È un periodo in cui puoi lavorare anche sul tuo corpo e qui è necessario: se penso a ogni settimana che non gioco divento pazzo. So che posso fare molto più di quello che ho dimostrato al Feyenoord. Posso sempre contare sull’aiuto di Strootman. Non posso ancora correre come un pazzo e non so quando posso iniziare ad allenarmi di nuovo con la palla. Ovviamente spero di tornare in campo il prima possibile, ma un giorno mi sento super e l’altro ho l’impressione di una ricaduta».