Serie A Roma, Bergomi: «Nainggolan? Bravo Di Francesco»

L'ex nerazzurro: «Ha preso la decisione giusta. Bersellini, che mi fece esordire, avrebbe fatto la stessa cosa»
Serie A Roma, Bergomi: «Nainggolan? Bravo Di Francesco»© LaPresse
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ROMA - "Nainggolan? Bersellini, che mi fece esordire, avrebbe fatto la stessa cosa. Era uno che aveva dei valori seri, importanti". Così Beppe Bergomi, ai microfoni di Italia nel Pallone, in onda su Radio2, commenta l'esclusione del belga in vista della gara con l'Atalanta: "Sono d’accordo con Di Francesco, che all’inizio della sua avventura sulla panchina della Roma pensavo potesse avere problemi caratteriali. Che invece non ha, e anche in questo caso ha preso una decisione giusta. Io mi considero 'diversamente giovane', e sono anche poco social, forse è per quello che faccio fatica a capire certi comportamenti".

VIDEO: DI FRANCESCO, NAINGGOLAN NON CONVOCATO

SULL'INTER - "Rapporti tra presidente e allenatore sono cambiati tanto nella storia, io penso all’Inter. La società seria, la presidenza a ha un gruppo solido alle spalle ma non può operare, per il fair play finanziario o per altri motivi che non conosco. Spalletti comunica bene all’esterno, ma sappiate che lui parla con la società prima di parlare in conferenza, tutti sono preparati. Prendi ieri: tutti loro sanno che c’è quella carenza in quel ruolo, il centrale di difesa. Ma una squadra come quella, con quegli obiettivi, è chiaro che abbia bisogno di almeno 4 centrali. Sto commentando spesso l’Inter, credo che ci sia un problema fisico, alcuni non sono al top, tipo Perisic, ma anche mentalmente alcuni non reggono la tenuta sui campi più difficili, il tenere la vittoria. Certo non era pensabile che tutto fosse risolto dopo stagioni un po’ così. Anche lo stesso Pioli aveva iniziato bene. Credo che Luciano riuscirà a tenerla in alto ma centrare le prime 4 posizioni non è facile, la Lazio è una squadra che gioca bene. Stanotte, mentre rientravo da Firenze sono andato a rivedere quanti giocatori dell’Inter di Mancini sono ancora in rosa, e sono una decina, quindi una squadra praticamente nuova. Ma ci vuole tempo, l’allenatore è giusto, la squadra c’è, i dirigenti anche".

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