Pallotta: «Con lo stadio, Roma marchio globale»

Il presidente del club giallorosso è a Londra per partecipare al convegno "Leaders in Sport"
Pallotta: «Con lo stadio, Roma marchio globale»
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ROMA - In attesa del summit a Londra per fare il punto sul mercato, il presidente della Roma Pallotta è stato protagonista del convegno "Leaders in Sport" tenutosi nella capitale inglese, incontro nel quale ha espresso le sue opinioni sul nuovo stadio che sorgerà nella Capitale: «Non puoi essere un marchio globale senza avere uno stadio di proprietà. Tutti a Roma vogliono questo stadio, eccetto forse i tifosi della Lazio ma dovranno giocarci una partita a stagione. Fino a cinque anni fa pensavo che il calcio fosse un gioco orribile, non riuscivo a capirlo, ora ci vado fuori di testa, mi fa impazzire. Sarà un nuovo Colosseo, 55mila posti a sedere sempre esauriti, con il riconoscimento facciale per entrare».

ANCORA PALLOTTA - «Ci sono 3 miliardi di tifosi di calcio nel mondo. Vorrei che almeno l'1% di loro possano tifare la Roma come seconda squadra favorita. Sarebbero 30 milioni di tifosi e se loro spendessero 5 dollari per qualsiasi cosa, ne incasseremo 150 milioni» ha proseguito Pallotta, che si è soffermato sull'argomento sicurezza, «Abbiamo speso molto tempo su questo aspetto, nei prossimi anni le cose saranno molto diverse. Introdurremo il riconoscimento facciale nello stadio. Quanti di voi hanno assistito a una partita in Italia? Non sapete cosa può essere un Roma-Lazio, un Roma-Napoli. Un anno e mezzo fa siamo andati a parlare con il Capo della Polizia per capire perché certe persone non venivano arrestate e lui mi rispose che non poteva farlo, mostrandomi un fascicolo di foto sfocate di persone che sapeva aver commesso reati. Con telecamere in alta definizione, che noi avremo, si potrà identificare chi crea problemi». 


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